Un altro passo verso la fine di questo campionato è stato fatto: la ventinovesima giornata della Serie A ci ha regalato poche sorprese ma anche molti gol, qualche bomber a segno e sicuramente un paio di bestemmioni catturati dalle telecamere. Dunque partiamo, che per fortuna ogni giorno che passa siamo vicini al traguardo, per la vostra gioia. Maledetti.
Nel primo anticipo di sabato Torino e Inter pareggiano per 2-2. Prestazione esaltante per Hart, che riesce a far rimpiangere persino Padelli con due papere d’antologia che, per fortuna, non costano alla sua squadra la sconfitta. Decisivo anche Perisic, che mostra sottoporta la freddezza e la capacità paragonabili a quelle di un grillino durante una discussione sui vaccini.
In serata, invece, il Milan vince di misura contro il Genoa con un gol del redivivo Mati Fernandez. Il calciatore, improvvisamente resuscitato dalla morte, segna ma poi esulta ma saltando per la gioia si procura uno strappo muscolare: stagione finita. I rossoneri intanto vanno a -2 proprio dai nerazzurri e cercheranno dunque di raggiungere l’obiettivo stagionale: far vedere chi ce l’ha più grosso a Milano.
Non siamo impazziti, parliamo di Lorenzo Insigne: altra doppietta oggi per lui nel 2-3 con cui il Napoli sbanca l’Empoli e altre due Dab Dance vergognose, che peraltro hanno suscitato perplessità e proteste nella panchina dei toscani, zittita cordialmente con dei chitemmuorti. Gli azzurri, che ancora una volta mostrano una mentalità di ferro, rischiano di pareggiare una partita già abbondantemente vinta prendendo gol persino da El Kaddouri, uno che l’ultima volta che aveva inquadrato una porta ci era andato a sbattere davanti, a casa sua.
Anche la Juventus nel pomeriggio fa il suo dovere, battendo la Sampdoria a Marassi grazie al gol di Bob Marley Cuadrado. Ennesima sfuriata di Allegri in panchina, ormai al tecnico toscano non resta che uccidere qualcuno durante una gara ufficiale. Si riprende anche l’Atalanta, dopo l’umiliazione subita in casa dell’Inter: a Bergamo cade un Pescara che ha già dimenticato non solo come ci si difende ma anche come si segna, nonostante in panchina abbia Zeman. Vittoria notevole per il Bologna, che grazie alla coppia Verdi-Dzemaili batte il Chievo, mentre la Fiorentina coglie una vittoria all’ultimo secondo in casa del Crotone. I calabresi perdono l’ennesima partita negli ultimi minuti e hanno ufficialmente chiesto alla federazione di far terminare le partite all’80’.
Pari invece per la Lazio, che a Cagliari non va oltre lo 0-0. Un mezzo passo falso, perché ora il terzo posto Champions si allontana sempre più e Lotito è già pronto al #gombloddo. Alle 18:00, invece, l’Udinese schiaffeggia violentemente il Palermo per 4-1, facendoci ancora comprendere come l’Empoli quest’anno abbia più culo che cervello.
Con qualche giorno di ritardo la Roma fa quello che avrebbe dovuto fare contro il Lione, cioè vincere 3-1. Contro il Sassuolo i giallorossi rimontano lo svantaggio di Defrel con le reti di Paredes, Salah e Dzeko, l’unico calciatore lento come un trattore guasto a ritrovarsi sempre il pallone a due cm dalla porta. La Roma difende il secondo posto ma la vera notizia è che la settimana prossima c’è sosta per il campionato e non sarete costretti a leggerci. Contenti, eh?
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