Nelle ultime settimane Blizzard ha annunciato i prossimi cambiamenti in arrivo su Hearthstone con la fine dell’anno del Kraken, a cui seguirà quello del Mammoth e l’annuncio della nuova espansione Journey to Un’Goro, mentre da due giorni è online la nuova e tanto attesa patch di bilanciamento che, oltre a nerfare lo Sciamano e il pacchetto pirati, cambia anche la modalità classificata e l’Arena. La stagione di marzo probabilmente sarà l‘ultima dell’anno del Kraken, il primo di Standard: rispetto ad un anno fa Hearthstone ha cambiato faccia. Ripercorriamo quindi insieme questi mesi in cui è cambiata una sola cosa: tutto.
Le prime settimane dopo l’inizio dell’anno del Kraken sono state segnate dalla confusione, come prevedibile, fino a quando il meta non si è assestato, facendo emergere l’Aggro Shaman e il costosissimo Tempo Warrior, che chiudeva la curva con Varian Wrynn. Col passare dei giorni Garrosh è diventato sempre più giocato, raggiungendo un picco di popolarità del 26% prima dell’uscita dell’espansione One Night in Karazhan. L’incredibile successo della classe è da ricondurre anche alla nascita di un nuovo, fortissimo mazzo : il Dragon Warrior, che univa carte core del Tempo Warrior come Fiery War Axe ed Execute alle sinergie tra draghi. Nel frattempo il Priest scompare quasi completamente dal meta competitivo, e rimarrà in questo stato per quasi tutto l’anno.
L’uscita di One Night in Karazhan segnò un declino della popolarità del Guerriero, mentre lo Sciamano ne uscì potenziato, così come anche il Mago. I mesi successivi avventura videro il dominio di Thrall (e del nuovo eroe Morgl), insidiato solo dai mazzi che contavano Yogg-Saron. Bollato come una carta inutile a causa dell’effetto molto casuale da gran parte della community prima della rotazione, aveva acquisito sempre maggiore popolarità rivelandosi capace di ribaltare agevolmente l’esito di partite ormai perse, ed iniziò a diffondersi sempre di più, finendo col venire giocato in quasi tutti i mazzi del meta (tranne, appunto, lo Sciamano): MalyDruid, Tempo Mage e persino Control Warrior contavano sul suo potere per fermare l’Aggro Shaman. Yogg risultava particolarmente fastidioso perché in grado di far vincere “immeritatamente” un giocatore, lasciando in mano all’RNG la sorte della partita. Salgono anche Secret e il Midrange Hunter: la classe poteva contare su una delle più forti carte del gioco, Call of the Wild, e con Karazhan aveva ricevuto aggiunte interessanti come la Kindly Grandmother e la Cloaked Huntress. Fallì invece il tentativo di Blizzard di lanciare il Beast Druid, che dopo un paio di settimane in cui venne provato finì con l’essere abbandonato dalla community. Altra vittima di questo meta è il pesantissimo N’Zoth Paladin, che gradualmente scompare dalla scena competitiva.
Ad ottobre, visto il meta stagnante e non particolarmente divertente, con partite che finivano dopo pochi turni nel caso si incontrasse uno Sciamano o che erano decise dal caso con Yogg Saron, Blizzard decise di rilasciare una patch di bilanciamento che andava a colpire l’Aggro Shaman, nerfando tuttavia anche Call of the Wild e il sempre più odiato Yogg. Si può però dire che gli effetti non furono particolarmente positivi, visto che dopo qualche giorni di incertezza la community si rese conte che il Midrange Shaman era di gran lunga il mazzo migliore del meta, come testimonia la sua impressionante popolarità a inizio novembre.
L’espansione Mean Streets of Gadgetzan prometteva cambiamento e un meta più vario e interessante. Promessa infranta. Dopo il solito caos dovuto all’aggiornamento, emerse subito da una parte la forza devastante del pacchetto Pirati, soprattutto dello Small-Time Buccaneer (nerfato oggi) e di Patches, e dall’altra quella di Kazakus e dei lentissimi Reno deck, soprattutto il Reno Mage. Il mazzo dominante resta tuttavia l’Aggro Shaman, mentre la classe sfiora la popolarità del 30%, sancendo un dominio di fatto assoluto. Nel frattempo il Priest ritorna ad essere una giocabile grazie a carte decisamente sbilanciate come Drakonid Operative e Dragonfire Potion, mentre Hunter e Paladin cessano di esistere. Riusciranno i nerf di oggi a dare il colpo di grazia ai mazzi più aggressivi, che tra l’altro sono decisamente poco divertenti da incontrare? Quasi sicuramente no, ma sono fiducioso che la rotazione darà loro il colpo di grazia.
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