Academy Awards 2017, un nome risalta tra tutti ed è La La Land di Damien Chazelle con ben 14 nomination, eguagliando il record stabilito da film come Eva contro Eva e Titanic. Nota importante: è un musical. E sono molte le persone che guardano con molta riluttanza a pellicole di questo genere, abituati a sequenze musicali che sono quasi una pausa, una interferenza nel proseguimento della trama. La colpa principale è dei tempi filmici che sono cambiati: ora lo spettatore contemporaneo è abituato a una azione continua e film che erano considerati dinamici appena usciti, trent’anni fa, ora sono considerati noiosi. Eppure, le sequenze musicali in La La Land non danno questo effetto e lo spettatore esce soddisfatto dalla sala cinematografica. Quindi nasce una domanda: cosa rende questo musical così diverso e così piacevole rispetto alle altre pellicole dello stesso genere? La prima risposta è stata Damien Chazelle e il suo amore per la musica.
Questo regista statunitense di 37 anni è al suo terzo lungometraggio con La La Land (secondo se si considerano solo i successi commerciali). Cresciuto con il sogno di diventare un musicista jazz, dopo alcuni fallimenti rinunciò per studiare filmmaking ad Harvard, ma il suo grande amore per la musica è rimasto, influenzandolo in tutte le sue opere.
Infatti, la trama di Whiplash (2014), la sua opera precedente, è fortemente ispirata alle esperienze personali del regista dipingendo la relazione tra un giovane che aspira a diventare un grande batterista jazz (Milles Teller) e il suo tirannico insegnante (J.K. Simmons). La musica, intesa come perfetta esecuzione di un brano, è il perno della trama e soprattutto l’obiettivo di entrambi i personaggi. La sceneggiatura per questo film è stata realizzata mentre quella di La La Land era già pronta, ma poiché molto meno complessa in termini economici e ambiziosa venne prodotta più facilmente. Il film fu acclamato dalla critica, in parte per le grandi prestazioni dei due protagonisti, in parte per la rappresentazione che vi è del mondo della musica che rompe i canoni e i cliché di questo genere. Finalmente un film musicale realizzato da un musicista.
Sempre incentrato sulla musica e sul jazz è La La Land. Questa volta, però, non c’è più la ricerca di una perfezione che sfocia nella malattia, bensì una passione, la ricerca di un’autenticità racchiusa nel passato e da riportare nel presente (interessante è il parallelismo tra il jazz nel film e il genere musical del film stesso, tra le molte citazioni al suo interno). Un’altra differenza interessante sono le sensazioni completamente opposte che questi due film danno allo spettatore: se in Whiplash lo spettatore rimane sempre in uno stato di ansia, stress ed empatia per il protagonista, in La La Land si può rilassare vivendo le due ore del film con distacco e un sorriso stampato in viso. La pellicola narra la storia d’amore tra due giovani sognatori, un pianista che aspira ad aprire un locale jazz e una attrice che passa da un provino all’altro senza successo. Meravigliose le interpretazioni di Ryan Gosling (il quale ha dovuto imparare a suonare il piano in alcuni mesi per la parte) ed Emma Stone nei rispettivi ruoli. Significativo è anche John Legend in un ruolo secondario, il quale per l’occasione ha imparato a suonare la chitarra.
La colonna sonora è deliziosa e riesce a coinvolgere lo spettatore trascinandolo da un’emozione all’altra, soprattutto grazie all’utilizzo di un Leitmotiv presente in tutta la pellicola che ci riporta ad un utilizzo della musica nel cinema classico, genere di cui il film si nutre ed è omaggio. La fotografia, i colori sfavillanti, le luci e le scelte registiche sono decisamente azzeccate. Moltissime le sequenze che rimangono impresse nella memoria: quella iniziale, oppure il piano sequenza del party a inizio film, con il time-freeze e il salto in piscina, o il primo ballo tra Gosling e Stone, diventato anche l’iconica locandina del film. Decisamente questo è un film che merita il plauso che ha avuto e che riesce a compiacere un qualsiasi spettatore; sinceramente questa è l’Hollywood che piace, e nel marasma di cinefumetti, sequel e remake, ci vorrebbero più film come La La Land.
22 Maggio 2017
18 Maggio 2017
20 Aprile 2017
16 Aprile 2017
6 Aprile 2017
Necessary cookies are absolutely essential for the website to function properly. This category only includes cookies that ensures basic functionalities and security features of the website. These cookies do not store any personal information.
Any cookies that may not be particularly necessary for the website to function and is used specifically to collect user personal data via analytics, ads, other embedded contents are termed as non-necessary cookies. It is mandatory to procure user consent prior to running these cookies on your website.