Dragon Ball Super, ultimo prodotto d’animazione a tema Dragon Ball, ha superato il 50°episodio, mostrando i suoi pregi e i suoi difetti. Non è perfetto ma sicuramente è un prodotto funzionale al suo scopo: nutrire ulteriormente una community insaziabile.
Le discussioni tra i fan sono incandescenti dal primo film, La Battaglia degli Dei, divisi fra chi ha apprezzato la leggerezza in stile Dragon Ball e chi voleva qualcosa di più serioso e simile a Dragon Ball Z, seguite poi col sequel La Resurrezione di ‘F’ e dal dubbio generale su quanto effettivamente fosse brutto. Poi l’annuncio: una nuova serie animata, canonica, che racconti i 10 anni dalla sconfitta di Kid Bu al 28° Torneo Tenkaichi, continuando il lavoro dei due film col Dio Della Distruzione, termometri per capire se poteva essere rilanciato il brand oppure no.
Molti nostalgici, tutta via, sono indecisi se iniziare la serie o l’hanno interrotta, quindi è giunto il momento di chiarire le ragioni per guardare Dragon Ball Super.
1 – Vegeta è più figo che mai
Nella Saga dei Sayan è un nemico quasi invincibile, un furbo stratega per contrastare Freezer, uno psicopatico egocentrico contro gli Androidi e Cell, un uomo di famiglia che si sacrifica per distruggere Majin Bu e chiude la sua storia ammettendo di essere secondo a Goku. Perfino su GT la conclusione non cambia, con Goku che risolve la situazione e Vegeta che per raggiungere il suo stesso livello ha bisogno dell’aiuto di Bulma. Su Super le cose cambiano, Vegeta non è più secondo a nessuno pur rimanendo fedele alla caratterizzazione sviluppata per tutta la serie Z. Vederlo in scena è gratificante, niente a che vedere col punchball dei film e di GT.
2 – I disegni non sono così male
Spesso sono scadenti, in particolar modo quando i personaggi sono lontani dal primo piano, ma nonostante ciò si può sorvolare tranquillamente. Nemmeno ai tempi di Z i disegni erano troppo accurati, visto che la Toei Animation non produce anime disegnati bene per la tv da quando ho memoria, eppure non ha peso sulla nostra fruizione, visto che la questione gira tutta intorno alla regia degli scontri: riguardando il combattimento fra Goku e Beerus sul pianeta di Re Kaio e confrontandolo con la sua versione bluray i disegni sono fatti bene rispetto all’originale, però lo scontro rimane moscio. Questa situazione migliora nettamente dopo la resurrezione di Freezer nella serie, pur avendo dei disegni trascurati sparsi per tutte le puntate.
3 – La storia è velocissima
In Dragon Ball Kai, la rivisitazione della serie Z, i tempi sono stati corretti, perché nella versione classica dell’anime era tutto allungato e riempito di filler per permettere ad Akira Toriyama di proseguire il manga, cosa che con Super non accade. Gli archi narrativi si chiudono in meno di 15 episodi, in 18 minuti ad episodio succede effettivamente qualcosa e anche i riempitivi sono piacevoli da vedere.
4 – L’atmosfera è quella della prima serie
Un clima tranquillo e rilassato che diventa teso durante i combattimenti, come se nulla potesse andare storto fino all’esatto momento in cui si manifesta fisicamente il pericolo. Le sensazioni e l’immedesimazione ricordano perfettamente la serie originale, quando tutto era tranquillo fino al confronto diretto, prima che il tempo speso a non combattere il supercattivo fosse funzionale unicamente a pensare a come sconfiggerlo (vedi tutta la saga di Cell).
5 – Super è colmo di fanservice
Le parti in cui viene mostrata la vita dei personaggi sembrano tratte dalle fanfiction che giravano anni fa, come l’inserimento di personaggi ormai esclusi dalla trama nel centro dell’azione (per esempio il maestro Muten contro i soldati di Freezer) è superfluo quanto piacevole.
6 – Il multiverso
L’universo narrativo ha superato i limiti di Z arrivando a sviluppare il multiverso di Dragon Ball, con personaggi nuovi e una più amplia gerarchia divina, che completa il disegno universale presente.
7 – Perché vogliamo ancora Dragon Ball
Avremmo potuto smettere di seguirlo con la vittoria di Goku nel torneo Tenkaichi, con la sconfitta di Cell, con la fine di Z o col finale di GT, ma se esiste Dragon Ball Super è perché dopo anni ci piace ancora fantasticare su trasformazioni e storie, riprendendo in mano giochi belli o brutti solo perché sulla copertina c’è scritto il nome del brand a cui siamo maniacalmente legati; chi ha lavorato sull’opera lo sa e ci dà quello che vogliamo, che sia vedere cosa succede se un super sayan si trasforma in Ohzaru , come sta Vegeta con i baffi o Mr Satan ssj.
Non si tratta né di concludere la storia né di chiarire elementi confusi, ma solo di avere altro su cui fare i fanboy.
Giudizio finale
Dragon Ball Super fa cagare, ma ha tutto ciò che volevo vedere su Dragon Ball.
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