La satira politica è parte inevitabile della sottocultura italica, che sia da bar o da salotto. Proprio per questo motivo, essendo un linguaggio già bene codificato, non è mai riuscita a trovare uno spazio definito su internet; le battute che girano sono più meno quelle che farebbe Crozza, e il mix tra meme e politica ha quasi inevitabilmente dato pessimi risultati, a parte qualche caso sporadico come l’ormai mitico Effetto Pisapia. Poi, un giorno, è arrivato Matteo Renzi, e tutto è cambiato: l’esuberanza mediatica dell’ebetino di Firenze e una sua certa vena autoironica lo rendono perfetto per lo sposalizio con l’umorismo internettiano. Una pagina in particolare ha consacrato il felice matrimonio tra Matteo Renzi e la cultura di internet: Matthew Mr. Renzie. Ho la fortuna di poter fare due domande a quei guasconi degli admin.
Ok, partiamo subito con le domande del cazzo. Quando avete creato la pagina avreste mai pensato a tutto questo successo?
*Parla il founder
Prima di crearla, sicuramente no, anzi. Credevo che avremmo vagato in quello spazio-tempo che circonda i 1000 fan per un paio di mesi circa, per poi chiudere baracca e burattini e lasciar stare lo strano mondo delle pagine face book. Invece, anche solo dopo pochi giorni era già chiaro il potenziale della pagina: la nostra prima immagine fu condivisa da mezzo face book Italia, cosa che sicuramente ci ha aiutato ad avere un bel numero di fan fin da subito. Quindi, già che ci sono, colgo l’occasione per ringraziare tutte le pagine che ci hanno supportato (tra cui anche IMDI, tra l’altro).
Se non sbaglio, avete lanciato la pagina al momento della salita al potere di Renzi, #enricostaisereno etc; si tratta di un fatto casuale o l’idea di associare Matteino alla cultura di internet vi era già venuta prima e aspettavate il momento giusto?
*Parla il founder Avevo intenzione di creare una pagina in cui fare un po’ di sano shitposting con un nome figo e qualche faccia di politici ammiccante. La casualità ha voluto che in quel momento il politico più in vista fosse Matteo Renzi, sbarbatello toscano che si apprestava a diventare il più giovane Premier italiano della storia; allora scrissi un messaggio ad un vecchio conoscente internettiano, che avevo avuto il piacere di vedere all’opera in più di qualche pagina humour più piccole. La conversazione più o meno era “creiamo una pagina su Renzi, col nome da mastro internet” “ok.” E il resto, come si dice in questi casi, è storia.
Ora devo leccarvi un po’ il culo: l’idea di applicare i meme e il linguaggio di internet ai politici italiani non è nuova, solo che in precedenza è stato fatto in modo assolutamente cancerogeno, con pagine tipo Average Italian G… beh, ci siamo capiti. Secondo me, Matthew Mr. Renzie non è finita così perché avete sempre usato meme comunque “di nicchia”, ed evitato in linea di massima l’italiano. Concordate?
In effetti è così. Utilizzare meme che diventano virali solo in substrati specifici del web, presso più evitati da chi naviga in modo “casual”, ci ha aiutato ad accumulare una fan-base particolare, ed evitato che la condivisione dei suddetti(meme) avvenisse in modo cancerogeno. l’aver inoltre evitato di prendere posizione ha impedito il nascere di flame inutili e discussioni inerenti alla politica poiché sarebbero state del tutto fuori luogo considerata la natura della nostra pagina. Generalmente quando una pagina si occupa di politica, e questo riguarda anche chi fa satira, non fa altro che propagandare uno specifico punto di vista, che per carità è più che legittimo ma non è il nostro scopo. Non so quanto c’entri il non aver usato l’italiano di sicuro, ribadiamo, c’entra molto il non aver mai voluto polemizzare sull’operato del governo Renzi, prendendo tutto molto poco sul serio.
Gli italiani si trasformano spesso in scimmie urlanti quando si parla di politica, quasi come quando si parla di calcio. Vi capita spesso gente che si incazza perché pensa siate supporter del PD, o al contrario gente che si incazza perché prendete il giro il buon Matteo?
Non è capitato, fino ad ora almeno, che qualcuno se la prendesse per il materiale che postiamo, nemmeno tra i democratici che ci seguono. Occasionalmente ci hanno accusato di essere piddini, e come biasimarli alla fine, è una pagina su Renzi dove NON facciamo satira, ergo non siamo mai polemici nei confronti dell’operato del governo, il nostro è più uno sfottò. Tuttavia, politicamente parlando, ognuno di noi ha le sue posizioni, quindi la pagina non ha un vero e proprio indirizzo politico(non comune almeno). Ogni tanto qualche subumano ci piglia per una di quelle pagine trash che si occupano di fare “controinformazione” e sfracella il cazzo segnalandoci robaccia proveniente, nella migliore delle ipotesi eh, dal corriere del mattino.
Ecco, per fugare ogni dubbio, NON siamo quel genere di pagina
Il vostro pubblico è ben più vasto delle altre pagine di metahumour italiano. Secondo voi perché?
Il metahumor si rivolge ad un numero ancora più ristretto di persone, e come fine ha quello di perculare proprio noi “professional maymay makers”. Non credo che la nostra possa essere considerata una pagina di metahumor.
Dopo una parentesi non così riuscita con Prodi, sembra che il secondo politico più apprezzato nella scena metahumour italiana sia un altro Matteo, Salvini. Secondo voi ha del potenziale o si tratta di un fenomeno passeggero?
No, no, Salvini ha del potenziale enorme e ci regala ogni giorno nuove massime grazie a quella che sembra essere una dipendenza dai Social Networks, inoltre se sei un personaggio noto e fai attività costante nell’internet, finisci inevitabilmente per diventare un fenomeno dell’internet. Credo sia il motivo per cui questo genere di humor funzioni bene sia con l’uno che con l’altro Matteo.
Vi hanno mai contattato dei veri politici del PD o di altri partiti? E soprattutto, vi siete mai chiesti se ogni tanto vi legga proprio “l’ebetino di Firenze”?
Tra tutti i messaggi che ci arrivano, nessuno è mai stato di un politico. Non credo che Matteone Nazionale sappia della nostra esistenza, è più facile che ci conosca qualche deputato di poco conto o l’assessore all’ambiente del Comune di Ariccia.
C’è più presa per il culo o ammirazione verso lo scout toscano? O entrambe? O nessuna delle due?
Non so bene, credo non ci sia né molta ammirazione né presa per il culo. Certo che forse molte immagini viste dal Re del Fare, non sarebbero certamente prese come lusinghiere.
Ok, grazie per l’intervista, e che la Maremma Riformata sia con voi.
Grazie a voi.
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