“You either die a hero, or see yourself become the villain”, dicevano. In realtà c’è anche una terza opzione: cadere nell’irrilevanza.
E’ la triste parabola di tanti, della TV ma anche del web, nella sua breve storia. Ma particolarmente paradigmatico è il caso di Marco Columbro.
Tra i numerosi quarantenni diventati famosi come personaggi televisivi negli anni ’90, insieme a Gerry Scotti, Paolo Bonolis, Fiorello e compagnia, Columbro già ai tempi spiccava per l’inquietante baffo e la capigliatura scarmigliata che cozzava crudelmente con l’immagine bonaria e simpaticona che tentava di restituire.
Altra peculiarità: tutti gli highlight della carriera di Columbro, cioè Buona Domenica, Paperissima e 30 Ore per la Vita (sì, non sembra una grande carriera detta così, ma negli anni ’90 chi non lo conosceva), lo hanno visto in compagnia di Lorella Cuccarini, al punto che la nostra generazione era convinta che i due fossero sposati o almeno avessero qualche tresca.
Poi, finito il glorioso decennio (su cui non a caso ho scritto un ebook, nel caso non lo sapeste) da superstar, Marco Columbro è sparito quasi improvvisamente nel nulla: qualche cameo fino al 2002, e poi più un cazzo. Persino Fabrizio Frizzi e Claudio Lippi, pur decaduti, sono riusciti a riciclarsi meglio; pure Mastrota, per dio. Dopo qualche poco chiara avventura nel mondo del teatro è un pregevolissimo incarico come conduttore di Vero Capri, è riuscito nel non facile compito di farsi licenziare pure lì. Dopo quello, il nulla.
Tra i pochi che si ricordano ancora di lui, i più giustificano l’oblio di Columbro per via di un aneurisma cerebrale. Ma la cruda verità è ben più inquietante, e solo i più spavaldi e coraggiosi sono in grado di accettarla.
Ebbene: Marco Columbro è malvagio. Di più, pare sia proprio un satanasso.
Dietro una scabrosa serie di ritrovamenti di teste di capretti nei camerini di Mediaset, e il collegamento con le varie gang di satanisti che, guardacaso, andavano di moda contemporaneamente all’apice della carriera del crudele showman viareggino, si nasconde l’identità segreta di Marco Columbro come leader del più efferato gruppo Black Metal, da cui ha recentemente preso distanze il bruciachiese e assassino Burzum, definendolo “scabrosamente efferato e abominevole”. Il caso vuole che il nome di questa band allucinante sia proprio “Columbrum”. Una fonte attendibile rivela alcune delle innumerevoli ignominie di cui si sarebbero macchiati i neo-satanisti capitanati dal sadico Marco.
Ma questo è solo la punta dell’iceberg: pare infatti che il disgustoso zampino di Columbro sia dietro ad alcuni dei più spregevoli episodi della storia dell’umanità. Alcuni ricercatori rivelano infatti che il terribile pazzoide che applicava lamette agli scivoli d’acqua, generando terrore e raccapriccio, fosse proprio la stessa persona che in quegli anni conquistava ben 13 Telegatti.
Ora che è stata fatta un po’ di luce sulla terrificante malavagità del baffutissimo presentatore, state attenti quando vi trovate in un vicolo di notte, ma pure nel buio della vostra cameretta, perché la cattiveria dell’efferato Marco Columbro potrebbe accanirsi su di voi!
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