Jennifer Lopez ha dato ai maschietti quello che si meritano. O almeno sembra essere questo l’obiettivo del video “I luh Ya Papi”, una canzone dal titolo “significativo e sconvolgente”. Già dall’incipit il messaggio è forte e chiaro: le amiche “raffinate” di Jennifer scartano tutte le idee che un fantomatico regista propone loro per l’ambientazione e la sceneggiatura del video e si chiedono alla fine “Perchè le donne devono sempre essere “objectified” dagli uomini?”.
J. Lo ha allora l’illuminazione e capisce che la classica struttura dei video hip hop/r’n’b/gangsta rap degli ultimi vent’anni deve essere ribaltata. Risultato: uomini in mutande con pacchi oversize bene in vista, fisici statuari, prosecco versato nelle mutande e anche un accenno di culo da fuori. Sì perchè il problema non è tanto l’aspetto di questi ragazzi ma il modo in cui sono resi oggetto del mero e becero sollazzo femminile.
Dopo aver visto il video vi renderete conto del controsenso del tutto. L’obiettivo presunto (che forse neanche esiste) di ribaltare i ruoli uomo-donna svanisce per una serie di motivi che andrò ad elencare:
Mi spiego meglio. Invece di rivendicare la loro diversità, la loro unicità, i loro tratti distintivi e usarli come punti di forza, le donne hanno preso come modello l’uomo peggiore, in molti casi scelgono di raggiungere la parità gareggiando in depravazione, disinibizione e sregolatezza. Purtroppo il desiderio convulso di libertà sessuale provocato da secoli di repressione ha portato alla legittimazione della cagna o meglio della donna che usa il proprio corpo come moneta di scambio senza che questo atto diventi motivo di derisione o vergogna.
Penso probabilmente di essere l’unico maschio sulla faccia della terra a vedere forzatamente i video delle varie Rihanna, Shakira, Miley ecc. ecc. e a non capirne il senso, a non sentire l’esigenza di quella pornografia eccessiva e oggettivamente brutta inserita in un contesto musicale che seppur inevitabilmente commerciale e quindi snobbato da una certa fetta di popolazione, tuttavia è parte integrante di intere generazioni. Per la pornografia c’è il porno, che probabilmente è fatto anche meglio e ha più senso. Perchè la cantante deve fare la cagna? Deve toccarsi e provare orgasmi ridicoli mentre canta? Come può essere credibile il femminismo estremo per cui gli uomini e le donne sono uguali in tutto e per tutto quando di fatto quasi tutte le donne dello show business e non solo diventano padrone di una logica profondamente maschilista? E’ proprio questo il problema a mio parere, la donna è diventata MASCHILISTA, nel senso che pone sé stessa al di sopra del maschio e rivendica inconsciamente i lati peggiori del sesso forte, non potendo ovviamente imporsi con la forza fisica. Tutto questo poi confonde le idee e soprattutto non cambia nulla: la nostra società è ancora fortemente patriarcale, le donne guadagnano di meno, lavorano di meno e il femminismo alla Sex and the City non aiuta a rivoluzionare la situazione, al contrario riafferma un modello profondamente sbagliato e insignificante.
Restando nella cultura pop (perchè la cultura pop e la musica pop sono importanti per tutti, anche per quelli che si ritengono al di fuori da queste dinamiche) in questo video Lily Allen compie un’operazione simile a quella di J.Lo probabilmente con maggior spessore e proponendo immagini dal più potente impatto:
In QUESTO articolo (che condivido fino a un certo punto) di critica al video della Allen che ha suscitato numerose polemiche per delle accuse di razzismo, la giornalista (donna) scrive: “La risposta di Lily Allen agli standard di magrezza pretesi dall’industria diviene completamente inefficace quando inizia a lanciare frecciate alle donne che hanno avuto successo nonostante quelle pretese. La Allen non critica in maniera intelligente il mondo di “Blurred Lines” o di Miley Cyrus, ma rimpiange con amarezza il non poter ugualmente godere dello stesso successo.”
L’incoerenza è purtroppo la costante dei giorni nostri e il male della nostra generazione. Per far parte del mondo dello spettacolo devi essere in un certo modo, rispettare certi canoni e attacchi di questo tipo non modificano nulla. Tutto sembra essere sbagliato, sia la centralità della sessualità nella musica pop dei giorni nostri, sia l’importanza che viene data dai fruitori, dagli ascoltatori a questo tipo di messaggi, sia la confusione delle donne nel rivendicare la loro sacrosanta parità di genere che a mio parere non dovrebbe essere raggiunta con leggi speciali, forzature socio-culturali o ancor peggio con una semplice inversione dei ruoli.
Se un giorno gli uomini e le donne riusciranno ad accettare i loro ruoli di diversità fisiologica, godendo allo stesso tempo di uguali diritti e opportunità, avremo raggiunto un obiettivo che nella società occidentale attuale sembra lontanissimo.
Nel frattempo in Italia abbiamo questo. Buona visione ed esaltazione (del tutto inutile) del porno femminile fatto dalle donne. Perchè le donne devono fare tutto. Ah, viene da RepubblicaTv. #titillarecapezzoli.
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