Iil 12 Febbraio è morto Freak Antoni, paroliere e cantante degli Skiantos.Grandissimo genio punk sarcastico e prima ancora figlio di Bologna, quella Bologna del ’77 che i GGiovani come me conoscono da lontano, per sentito dire, come fosse un’era mitologica.
In effetti, potremmo dire che è così: la demenzialità, o meglio ancora la goliardia degli Skiantos, era “improponibile”, al loro esordio, e in una certa misura è rimasta tale fino ad oggi. Questo perchè provocava apertamente, ma con un amaro sorriso caustico, prendendo in giro tutto, a partire dall’Italia: “Non si può pretendere troppo da un paese fatto a forma di scarpa“, passando per gli Italiani, prendendo in giro persino il loro senso dell’ umorismo, le frasi di circostanza, la teppaglia da due soldi, l’intepretazione criptica e pomposa, il buon senso, il cattivo senso, anche un po’ il senso in generale. Tutto all’insegna dell’immediatezza, della risata, del paradosso, della battuta, nascondendo un animo gentile, introverso, disincantato, ma mai improntato sull’ ‘Esticazzismo tutto italiano, che sì non prende niente sul serio, ma si incazza se qualcuno glielo fa notare o se peggio ancora mette in luce le contraddizioni di questo sistema di pensiero, facendolo proprio con le stesse armi: non prendere niente sul serio.
Non dimentichiamo che gli Skiantos, sarcasticamente, affermarono “Noi non vendiamo il culo, noi vendiamo quel che capita. Vendiamo ben di più: il nostro voto, al quale eravamo tanto affezionati per questioni di affetto democratico.”
D’obbligo è citare brani come Largo all’Avanguardia, Sono contro, Italiano Ridens, Sono un ribelle mamma.
Questa lucidità delirante si riscontra non solo nei testi, ma anche e soprattutto nelle esibizioni; emblematica è la spaghettata al concerto del’79, seguita dalla frase “Questa è avanguardia, pubblico di merda” come risposta agli spettatori infuriati. Dentro e fuori dal palco, dentro e fuori dalla realtà che è più assurda della fantasia, dentro e fuori alle droghe, camminando sulla linea sottile del talento e della critica, con sotto il baratro del senso comune, dell’appiattimento, della mediocrità, con un occhio puntato alla società e uno alla spiritualità, alla saggezza orientale, al cuore, all’indistruttibilità dell’anima che non si è piegata nemmeno nei cinque anni di tumore all’intestino: così viveva Freak Roberto Antoni, così se n’è andato: cosciente di aver avuto ragione nel dire che “Non c’è gusto in Italia ad essere intelligenti.”
Per concludere, mi piacerebbe ricordare una massima che, a mio avviso, sintetizza un po’ quella che era il modo che aveva di porsi nei confronti dell’esistenza, che troppo spesso ci appare ribaltata e senza senso: “Devo dire che io ritengo la comicità demenziale decisamente importante. Io penso che il comico sia soltanto il tragico visto di spalle.”
Madonna 16 troia 11 male.
Madonna 16 troia 11 male.
Necessary cookies are absolutely essential for the website to function properly. This category only includes cookies that ensures basic functionalities and security features of the website. These cookies do not store any personal information.
Any cookies that may not be particularly necessary for the website to function and is used specifically to collect user personal data via analytics, ads, other embedded contents are termed as non-necessary cookies. It is mandatory to procure user consent prior to running these cookies on your website.