Corollario per essere un perfetto pezzo di merda. Eliminare i seccatori. Troppo spesso ci capita di essere circondati da rompicoglioni, che in ogni ambito della giornata interrompono i nostri gai trastulli e ci pongono l’incombenza di dover dedicare loro parte della nostra attenzione e del nostro preziosissimo tempo. Dal classicissimo piazzista che interrompe il nostro pranzo al più elaborato stratagemma del vegano militante (diventato ormai una piaga devastante, soprattutto sotto Natale) che ti si avvicina con sguardo lacrimoso da basset hound e ti chiede come stai ad avere addosso la pelle di un animale morto. La mia invariabile risposta a tale domanda è lapidaria: “Caldo.”

Qui in calce una piccola selezione di risposte di comprovata efficacia per i rompicoglioni a vario titolo.

In Casa:

– Testimoni di Geova. Dite di adorare Satana. [Per i più sadici invece l’ideale è predisporre una Bibbia con appositi segnalibri, farli sedere e contestarli nel merito fino a farli piangere]

– Venditori del Giornale Comunista. Inneggiate al Duce. L’approccio più morbido è quello di consigliargli di cercarsi un lavoro serio, lavare i vestiti, smetterla di farsi le canne e di rompere i coglioni alla gente che lavora.

– Finti controllori del gas (in genere agenti di altri fornitori che tentano di proporre nuovi contratti). Aprite la porta, fatevi dare i tesserini e fate per chiamare la vostra azienda erogatrice di servizio, avvisandoli che avete memorizzato i loro nomi e che in caso non siano realmente emissari della vostra azienda li denuncerete per frode. Questo approccio, elaborato, vi libererà definitivamente della loro presenza.

– Telemarketing. Gli approcci sono due: invito perentorio ad eliminare il vostro numero dalle loro liste pena denuncia per molestie (funziona, ci sono già sentenze) o se vi sentite sadici usate unrelated questions, del tipo: “che tempo fa da lei?” “come sta oggi, tutto bene?”. Quando sono disorientati iniziate a leggere qualcosa di highly unrelated, come le istruzioni per montare un mobile IKEA, gli ingredienti del  muesli della colazione o gli andamenti dell’indice borsistico di Bengasi.

– Omino della pubblicità che vuole farsi aprire. Dite che la servitù oggi è di riposo, a voi non serve perché a fare la spesa non ci andate.

Per Strada:

– Piccoli Truffatori. “Ciao, firmi per l’AIDS?” “No, ce l’ho già, grazie”. “Scusa, mi si è fermata la macchina, ho il telefono scarico, la moglie incinta e [aggiungere scusa a caso sulla parte tratteggiata _ _ _ _ _ ]” “Ammazza che sfiga, meno male che a me le cose vanno meglio!”.

– Zingari. “Signore, la prego, ho tanta fame e tre figli” “Mangiati quelli”. In alternativa, fate un’offerta in cambio di uno dei loro monili (o denti d’oro, contrattare per strada l’acquisto di un dente d’oro è sempre ilare).

– Vegani/Animalisti. Facile come sparare su un bambino che caga. Se proprio volete farli piangere, dite che dato che le risorse sono poche per tutti, meglio cercare di consumarne la maggior parte prima che esauriscano.

– Offerte per adozioni a distanza. Guardate le foto degli orfani, chiedete quanto costano e informatevi se hanno anche un modello con gli occhi azzurri.

– Mondolibri. Tutti voi ne avranno incontrato almeno uno nella vita, alla domanda “Che libri leggi?” basta rispondere “Non me lo chiedere, sto cercando di smettere”. Se volete spiazzarli dite che avete trovato la risposta al senso della vita nell’ultimo libro di Fabio Volo e che da allora avete smesso di cercare.

In linea generale, per liberarsi definitivamente di un seccatore (riconoscibile in quanto aderente ad un’ideologia e fervente militante, sia esso cattolico, vegano, di sinistra, ciellino o borbonic fag) ditevi ferventi militanti della parte opposta. Ritenuti improvvisamente persone poco coerenti, intelligenti, prive di modestia e incapaci di comprendere gli sviluppi del mondo nella sua complessità di correnti economiche politiche e sociali verrete abbandonati e finalmente lasciati in pace e liberi di potervi dedicare a quello che stavate facendo prima di essere interrotti.

Postulato per chi scrive su internet: chi non ha conoscenza della corretta ortografia e sintassi italiana (o della lingua in cui scrive) è considerato a tutti gli effetti un seccatore. Vi è in effetti una precisa correlazione tra la qualità del pensiero espresso e la sua modalità grafica di comunicazione.