Ecco, lo sapevo. Non volevo arrivare a questo punto ma è stato più forte di me.
Dan Brown.
Vi dirò la verità, a me non è mai piaciuto tantissimo e anzi mi sta emiritamente sulle palle, sarà perchè tratta di argomenti che mi stanno molto a cuore con superficialità, senza cura dei particolari, oppure perchè sono invidioso del fatto che abbia successo con temi così ovvi da sembrare ridicoli.
Insieme alla mia opinione mi sono fatto un po’ un giro nell’internez per sperare che qualcuno la pensasse come me, e ho scoperto che pensano anche di peggio.
Prenderò due libri da sottoporre alla mia e vostra critica.
Il Simbolo perduto
“Arrivato a pagina 8 ho chiuso il libro, ho fatto un respiro profondo e ho guardato il soffitto in preda alla disperazione: il libro è terribile. Potrebbe essere candidato tra il novero dei peggiori libri che abbia mai letto. E c’erano ancora 500 pagine da leggere”.
Come al solito la massoneria, il rompicapo, il poco tempo a disposizione =6,5 milioni di copie vendute.
Il problema è che il libro è felicemente farcito di imprecisioni storiche incredibili, gli amanti dello scrittore ed egli stesso affermeranno ”eh vabbè, ma è solo un romanzo!1!”.
No, le palle. Ad inventarsi due castronerie sono bravi tutti, inoltre il Brown è anche bravo quando si tratta di attingere a piene mani in romanzi altrui, come il Santo Graal di Baigent.
Viene a mancare anche il ritmo dell’azione, la stessa caratterizzazione dei personaggi è assente o troppo simile a quella dei libri precedenti e sicuramente sarà la stessa nei libri futuri, l’ambientazione americana ed i continui richiami al Codice Da Vinci sono noiosi.
Qualche scopiazzata qua e la, qualche omicidio incastrato nel romanzo ed ecco milioni e mlioni di dollari incassati.
Ripetitivo, noioso, inutile.
ANGELI E DEMONI
Già il fatto che si tratta di un libro vecchio di Brown portato alla luce seguendo l’ onda del successo del Codice Da Vinci dovrebbe far riflettere. Di nuovo la stessa solfa, lui non ha fatto altro che riproporre la stessa trama spostandola in luogo diverso.
Altro romanzo che porta a confondere il lettore su trame storiche e veritiere e cosa ancora più incredibile molta gente ha preferito il film al libro, questo la dice lunga sulla spensieratezza con cui si legge il libro.
Oltre ad essere la solita americanata la cosa che fa girare veramente le palle è che Brown non si è neanche preso la briga di controllare elementi storici, culturali, urbanistici e linguistici della nazione in cui la storia è narrata, l’Italia.
A parte i quintali di blablabla sugli Illuminati a cui Brown ci aveva già abituato con la lunga chiacchierata sul Priorato di Sion nello studio di Sir Leigh, e tralasciando il fatto che il buono è in realtà cattivo ed il cattivo è buono, ma
non poteva documentarsi almeno un po’? Anche i cognomi dei protagonisti non sono italiani, o per lo meno comuni. Altra cosa, avete mai visto un papa che si lancia da un elicottero? Be’, escludendo i vari filmdimmerda pseudocomici americani la scena non fa ridere, poi se si pensa che qualcuno ha anche speso dei soldi per leggere cose simili…
I personaggi dei suoi libri risultano infine piatti, ombre preda di trame sempre più prevedibili e scontate. Forse gli concedo il merito di descrivere a volte molto bene i meccanismi interni alla massoneria.
Inutile dire che Inferno non si discosta dagli altri romanzi e mi basterebbe un semplice CTRL+C e via dicendo.
E’ SEMPRE LA STESSA SOLFA.
Dan Brown mi sa di autore che, sfruttando il successo del primo libro continua a scrivere la stessa solfa solo per racimolare qualche milione di dollari in più e questo mi fa infuriare, mi fanno infuriare ancora di più tutti quelli che di volta in volta ci cascano.
Se proprio volete qualcosa di decente da leggere, allora vi obbligo a leggere IL SANTO GRAAL (Baigent Michael; Leigh Richard; Lincoln Henry ) e poi ne riparliamo.
Mi sono risaliti i nervi, quindi passo e chiudo.
29 Ottobre 2016
27 Maggio 2014
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