L’Italia è nota per essere patria di santi, poeti e navigatori, ma il sottobosco culturale italiano riserva delle sorprese in ogni ambito. In questo articolo vogliamo portare alla luce alcuni selezionati e validissimi sottoprodotti della scena musicale italiana, che rispondono alla regola aurea del “tanto brutto tanto bello”: musica discutibile, scelte armoniche improbabili ma soprattutto liriche che per i motivi più disparati colpiscono, duramente, i cuori degli ascoltatori. Sì, i cuori, perché a partire sono le coronarie, tra lo sforzo nel reprimere i conati di vomito e la carica sfrenata dei singulti dovuti al riso smodato. Eviteremo volutamente personaggi già sin troppo assurti agli onori della cronaca concentrandoci su pochi, ma meritevoli, personaggi.
Partiamo col botto, partiamo con Karol Jozef Wojtyla, detto anche Papa Giovanni Paolo II, già beato e il prossimo 27 aprile canonizzato per la santificazione. Ovviamente il celebre polacco non ha mai inciso questo disco, ma la sua voce, le sue parole, i suoi concetti, sono stati ripresi tramite campionamenti ed utilizzati da un progetto tra il grindcore, il metal (dal black al doom) l’elettronica e l’hardcore che risponde all’idiomatico nome Polonia Violenta. Il progetto è in realtà un autoparodia del progetto Bologna Violenta, ma personalmente lo preferiamo di gran lunga, per l’iconoclastia estrema ma non per questo blasfema (in fondo trattasi di semplici campionamenti spalmati su 6 minuti di scariche elettriche). Nel link sotto tutto il breve ma significativo “disco”.
Passiamo a qualcosa di molto più serio e bello, ovvero all’ Amore, quello con la A maiuscola. Quello che Andrea Ansevini prova per la musica e per la sua moglie/compagna/fidanzata/quelcheè Adele Muscato. I due si sono cimentati in diversi esperimenti rap (uso volutamente il termine “esperimenti”, non me ne vogliano i due) e oltre al video che troverete linkato qui sotto ci sono molte, molte altre canzoni su varie tematiche (sentimentali, politiche, sociali) nei video correlati. E’ inutile ribadire che il livello è quello che è, quello che sicuramente non manca sono la simpatia e soprattutto il coraggio nel portare avanti la propria idea di musica. E di Amore, quello con la A maiuscola. Sul tipo, in futuro, ci torneremo, perché merita.
Il dark, per molti, è uno stile di vita. Per altri è un modo di essere. Per altri ancora è un modo di porsi. Quello di cui stiamo per parlare però va oltre il concetto di dark, e va anche oltre il semplice concetto di parodia trash. La figura classica del vampiro viene tratteggiata con dileggio e svuotata di tutti possibili significati romantici. European Toxic Youth – Athamay (Il sangue del Pipistrello) è quanto di più alto sia mai stato realizzato per sfottere l’intera scena gothic-dark-tunz-electro europea. Il vampiro, il “pipistrello”, il suo legame col sangue, tutto viene descritto in questo testo sospeso su una orrenda e banale base elettronica tenuta su da una brutta versione sintetizzata di una pessima tastiera bompiani.
“oh vai avanti, sei così dark
allora io
prendo il sangue del vampiro
e chiamo il pipistrello
allora arrivano la carrozza con i sei cavalli neri
che lasciano le impronte di sangue dove passa
e nella notte si sente puzza di sangue
e il sangue della notte
per sempre nel mio cuore
sanguigno”
In queste poche righe, c’è veramente “tutto”.
Valentina Farci è una delle tante artiste che c’hanno provato, ci provano, e ci proveranno sempre. Qualche anno fa l’ Eurodance era un genere da esportazione in Italia, il cantato era prevalentemente inglese e c’erano persino canzoni più che valide. Non è il caso di questa perla trash, una tra le tante (anche qui, promesso, ci torneremo, eccome se ci torneremo). Nel frattempo succhiate tutti una menta…
Chiudiamo col botto questa breve rassegna con Mauro Petrarca, poeta e cantautore macabro e cimiteriale, già noto al grande pubblico (???) per la sua clamorosa e deflagrante apparizione a X-Factor, che potete vedere qui sotto.
E’ inutile sottolineare che il nostro idolo fa una figura migliore e più dignitosa degli inutili giudici del programma. Il sommo poeta torna in televisione declamando poesie qualche anno dopo, e nonostante l’orrida presentazione dell’orrido Magalli (comunque professionale) nel giorno di Halloween fa comunque, di nuovo, la sua (bella? brutta?) figura.
Personaggio mai banale, sicuramente profondo, e da approfondire a più livelli, anche Mauro Petrarca meriterebbe tanta gloria, e un approfondimento studiato da parte di platee più ampie. Il sommo rende al meglio quando ad arte si aggiunge arte, e in questo video finale, per la splendida Nancy, il connubio è vincente.
Buone cornacchie a tutti.
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