“La vita è un po’ come il Jazz… è meglio quando si improvvisa” (George Gershwin)
Eccoci qui con il secondo capitolo del nostro viaggio all’ interno del complesso e variegato mondo della musica. Questa volta parleremo del Jazz. Il Jazz è un genere musicale nato agli inizi del XX secolo nelle comunità nere degli Stati Uniti del sud, affondando le sue radici nel Blues e nel Ragtime. Le caratteristiche principali di questo genere sono il ritmo swing, la poliritmia (l’ utilizzo simultaneo di più ritmi nelle singole voci di una composizione), il tono malinconico delle canzoni e l’improvvisazione. Il Jazz è un genere musicale che dagli anni della sua nascita fino ai giorni nostri ha saputo evolvere in tantissimi sottogeneri ognuno diverso dall’altro, arrivando in tempi recenti a fondersi anche con il funk e l’ hip hop. Dopo questa brevissima introduzione, passiamo a parlare di alcuni degli interpreti principali di questo genere.
BUDDY BOLDEN
Charles “Buddy” Bolden (6 settembre 1877- 4 novembre 1931) è stato il primo musicista di colore della scena di New Orleans a raggiungere un certo successo, ed è considerato universalmente il padre della musica Jazz, nonostante non ci siano giunte registrazioni delle sue composizioni. Considerato un virtuoso cornettista, Buddy e la sua band hanno suonato sulla scena di New Orleans dal 1895 fino al 1907, ottenendo una fama sempre più grande. Nel 1907 Buddy fu ricoverato in un manicomio a causa della sua schizofrenia, e vi rimase fino alla morte. La band di Bolden continuò a suonare insieme a Frankie Dusen, che cambiò il nome del gruppo in Eagle Band. La mancanza di registrazioni di quel periodo non hanno però intaccato la fama di buddy, a dimostrazione del fatto che il suo ruolo nella nascita del genere Jazz fu fondamentale.
BENNY GOODMAN
Benjamin David “Benny” Goodman (Chicago, 30 maggio 1909- New York, 13 giugno 1986) è stato un celebre clarinettista e direttore d’orchestra statunitense. Benny nasce in una famiglia ebrea proveniente dalla russia, e cominciò gli studi musicali per volere del padre, mostrando fin da subito talento e uno stile personale facilmente riconoscibile. Le prime sue registrazioni risalgono al 1932, anno in cui suona nell’orchestra di Ben Pollack, e nel 1934 iniziò a pubblicare dischi con la propria Big Band, una delle prime orchestre a mescolare musicisti bianchi e di colore. Negli stessi anni fondò il Benny Goodman Quartet, nel quale suonava insieme a Teddy Wilson, Gene Krupa e Lionel Hampton. La carriera di Goodman è sempre stata costellata di successi, tanto che molti ritengono che l’influenza che ha avuto per il jazz, sia pari a quella che Elvis ha avuto per il Rock. Uno dei punti più alti della sua carriera è stato sicuramente il concerto alla Carnegie Hall del 1938, che segnò la definitiva affermazione del Jazz come genere musicale. Un altro grande merito del “King Of Swing” (come veniva definito da Gene Krupa) è stato quello di cercare di abbattere le barriere della della discriminazione razziale, cercando di far collaborare musicisti bianchi e di colore insieme. Benny muore nel 1986, anno in cui riceve il Grammy alla carriera.
DUKE ELLINGTON
Edward Kennedy “Duke” Ellington (Washington, 29 aprile 1899- New York, 24 maggio 1974) è stato uno dei più influenti pianisti di tutto il panorama jazz. Dopo aver iniziato a suonare a Washington, sua città natia, Duke si trasferisce a New York nel 1922, e nel 1923 viene ingaggiato dalla Snowden’s Novelty Orchestra. L’anno successivo prende il posto di Elmer Snowden come Band leader, cambiando il nome del complesso in “Washingtonians”, suonando al Kentucky Club fino al 1927, anno in cui l’orchestra si trasferisce al famoso Cotton Club di Harlem. Dal 1943 al 1947 Duke e i Washingtonians suonano un concerto all’anno nella prestigiosa Carnegie Hall, presentando ogni volta una composizione nuova creata per l’occasione. l’orchestra continuerà a suonare fino al 1970. 4 anni più tardi Duke muore a causa di un cancro ai polmoni.
CAB CALLOWAY
La carriera di Cabell Calloway III (Rochester, 25 dicembre 1907- Hockessin, 18 novembre 1994 inizia nel 1929 quando gli viene offerta la conduzione di una band di 11 elementi chiamata “the Alabamians”. Poco tempo dopo iniziò a dirigere una band chiamata “The missourians”, ribattezzata poi come “Cab Calloway and his orchestra”, che fu scritturata per sostituire Duke Ellington al Cotton Club, registrando un tale successo al debutto che gli spettacoli successivi furono trasmessi via radio. Per potersi dedicare ai suoi progetti solisti, nel 1948 scioglie l’orchestra, che sarebbe stata ricostituita solo in caso di tournee o altri eventi. La carriera di Calloway proseguì anche nell’ambito dei musical e del cinema. La sua apparizione nel film “the blues brothers” del 1980 fece tornare alla ribalta il suo nome e la sua musica, facendola conoscere anche alle nuove generazioni. Calloway è morto nel 1994 in seguito ad un attacco cardiaco.
CHARLIE PARKER
Charles “bird” Parker Jr. (Kansas City, 29 agosto 1920- New York, 12 marzo 1955) è stato un grandissimo sassofonista e compositore, oltre ad essere stato uno dei jazzisti più influenti, è anche considerato uno dei fondatori del Bebop, genere caratterizzato da tempi molto veloci e da elaborazioni armoniche innovative. Il debutto di Charlie risale al 1937, anno in cui suona con l’orchestra di Lawrence Keyes. Successivamente collabora con Harlan Leonard e Jay Mc Shann, e con quest’ultimo arriva ad esibirsi nella scena di New York nel 1941. Charlie si stabilisce stabilmente a nella Grande Mela solamente nel 1947, cominciando a collaborare con tantissimi artisti importanti, tra cui Dizzy Gillespie, anche lui considerato uno di padri fondatori del Bebop. Charlie Parker diventa famoso nel 1945, grazie a brani come Billie’s Bounce, Ko Ko e Ornithology, incisi insieme a Gillespie. Purtroppo la vita e la carriera di Charlie sono sempre state segnate dalla sua tossicodipendenza, che gli creò non pochi problemi anche in ambito lavorativo. la sua dipendenza dall’eroina era talmente forte che compose una canzone dedicata a un suo spacciatore, “Moose the Mooche”. Charlie morì nel 1955 nell’abitazione di Pannonica de Koenigswarter, nobildonna e amante del jazz, mentre guardava la televisione. l’eroina lo aveva talmente rovinato che il coroner Dottor Robert Freymann stimò a 53 anni l’età di charlie, quando invece ne aveva solo 34.
JOHN COLTRANE
Chiudiamo con un altro grandissimo sassofonista, John William Coltrane (Hamlet, 23 settembre 1926- New York, 17 luglio 1967), la cui carriera iniziò nel 1943, anno in cui si traferì a philadelphia dopo il diploma. Nel 1945 svolse il servizio militare come clarinettista nella banda militare della Marina, e al ritorno a philadelphia cominciò a collaborare con diverse orchestre, tra cui quella di joe Webb, quella di Eddie Vinson e infine con quella dell’ Apollo Theater di Harlem. Fino al 1959, anno in cui incise ben 7 dischi, Coltrane non aveva ancora un gruppo fisso. Nel 1961 lascia l’etichetta Atlantic per iniziare a incidere con la casa discografica Impulse! . Il primo disco registrato con la nuova etichetta si chiama Africa/Brass. Nel 1964 incide “A Love Supreme”, la cui ispirazione nasce dopo una seduta di yoga nella quale Coltrane sente la melodia nella sua testa, convincendosi che quello fosse un messaggio di Dio. 3anni più tardi John Coltrane muore a causa di tumore al fegato.
si conclude qui il secondo capitolo del nostro viaggio nel mondo della musica, con i prossimi articoli cominceremo a parlare rock, più precisamente del Rock negli anni ’50. Come per l’articolo precedente, qui di seguito linkerò i brani di altri artisti che per motivi di spazio non ho potuto inserire (soprattutto Miles Davis, sul quale si potrebbe scrivere un articolo a parte).
Videogiocatore di vecchia data, collezionista di vinili e accumulatore compulsivo di inutili cianfrusaglie.
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