Buongiorgio miei piccoli cacasotto!
Oggi è Venerdì 17.
Esiste un’occasione migliore per parlarvi di superstizione?
Ammettetelo: alcuni di voi hanno una penna portafortuna da usare durante gli esami o le verifiche, altri si grattano lo scroto quando un gatto nero gli attraversa la strada. Altri ancora inorridiscono se vedono un ombrello o un cappello appoggiati sul letto. Superstizione: chi è costei? Gli antropologi ne sapranno assai più di me in merito a origine ed evoluzione di alcune credenze: ad esempio posso immaginare che la storia del gatto nero portasfiga derivi dai tempi in cui si bruciavano le streghe, ma non essendo esperto in materia vi rimando ad altre letture più o meno serie.
Per quanto riguarda noi strizzacervelli invece, la superstizione diventa interessante quando è sintomo di psicopatologia.
Parentesi barbosa: vi rammento che nelle teorie della Psichiatria Moderna non si considera la malattia mentale come una caratteristica “tutto o nulla” nella popolazione, bensì come un continuum, per cui se un certo tratto psicopatologico in alcune persone sarà totalmente assente, in altre sarà presente in forma leggera, in altre sarà più forte e così via, fino ad arrivare alla patologia franca. Questo succede perché, come tante altre caratteristiche fisiche, questi tratti hanno una base multigenica e quindi sono secondo una distribuzione gaussiana.
Ecco, dopo aver perso l’82% dei lettori grazie al termine “gaussiana” torno ai toni faceti: anche il tratto psicopatologico legato alla superstizione, che noi addetti ai lavori chiamiamo Pensiero Magico o Ideazione Magica, si comporta esattamente allo stesso modo. C’è chi ne ha poco, chi nulla, chi molto. Noi lo misuriamo con appositi test di personalità e, quando questo supera una certa soglia (ricavata dal confronto con un grande campione della popolazione), allora ecco che interveniamo noi PSAICO e ci facciamo le big money.
Per noi il pensiero magico altro non è che “una forma di ideazione in cui manca la relazione causa-effetto”. Esempio: ho vinto al poker perché indossavo la maglia verde, ergo metterò sempre quella maglia quando giocherò a poker. Minchiate, lo sapete benissimo che avete vinto perché avete avuto culo e/o siete stati bravi. Eppure ci sono persone convinte di poter manipolare la realtà esterna coi propri pensieri e le proprie azioni, altre addirittura che esista un essere supremo che preordina il nostro destino! AHAHAH, non è meraviglioso tutto ciò?
Il pensiero magico è stato messo in relazione con diverse patologie psichiatriche, ecco alcuni esempi:
– Disturbo Ossessivo Compulsivo: devo assolutamente accendere e spegnere la luce ottedrici volte prima di chiudere la porta altrimenti mi capiterà qualcosa di brutto;
– Disturbi d’Ansia: se Marietto non rientra prima delle 18 allora significa che non mi ama/è morto/è stato rapinato;
– Disturbi del Comportamento Alimentare: se mastico diciassette volte il cibo (non sedici, non diciotto, ma diciassette) dimagrirò più velocemente;
– Schizotipia: scii kimiki, HAARP, aglieni, microcip.
Infine pare che un’eccessiva superstizione o credenza nel paranormale sia, tra altri, un fattore di rischio psichiatrico negli adolescenti già non troppo a bolla.
Sarò breve per quanto riguarda il cervello, perché per quanto io ne sappia gli studi riguardanti le basi cerebrali della superstizione sono ancora molto pochi e controversi: secondo alcuni scienziati la superstizione patologica sarebbe da imputare a una mancata lateralizzazione due emisferi, come se fossero meno specializzati, ovvero non si dividono bene i compiti come succede nella popolazione normale. Al momento però i risultati sono molto deboli e servono nuovi studi per la conferma (o disconferma) di questa ipotesi.
E voi? Siete pronti per affrontare questa serata? Paura eh?
Ah, dimenticavo, BUONA FORTUNA per i vostri esami e le vostre interrogazioni! muah huah huah.
Sempre vostro,
Dr Sucks.
Il Dr Oliver Sucks nasce numerosissimi anni fa in un paesino imprecisato del Uaiòming. Dopo un’infanzia e un’adolescenza assolutamente mediocri, si iscrive al corso di Psicologia e Neuroscienze della scuola Radioelettra di Torino e si laurea col massimo dei voti. Consegue poi un dottorato in Neurotuttologia alla CEPU e infine corona il suo sogno scientifico diventando emerito professore di Cognitive Neuroscience alla Fave University. Da qualche tempo, nei momenti liberi tra un simposio, una conferenza e una frustata ai suoi dottorandi, si dedica alla divulgazione di argomenti neuroscientifici per voi giovani topini da laboratorio di IMDI. E’ anche un accanito fan degli Elio e le Storie Tese, nel caso non ve ne foste già accorti. http://www.facebook.com/ilDottorSax
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Il Dr Oliver Sucks nasce numerosissimi anni fa in un paesino imprecisato del Uaiòming. Dopo un’infanzia e un’adolescenza assolutamente mediocri, si iscrive al corso di Psicologia e Neuroscienze della scuola Radioelettra di Torino e si laurea col massimo dei voti. Consegue poi un dottorato in Neurotuttologia alla CEPU e infine corona il suo sogno scientifico diventando emerito professore di Cognitive Neuroscience alla Fave University. Da qualche tempo, nei momenti liberi tra un simposio, una conferenza e una frustata ai suoi dottorandi, si dedica alla divulgazione di argomenti neuroscientifici per voi giovani topini da laboratorio di IMDI. E’ anche un accanito fan degli Elio e le Storie Tese, nel caso non ve ne foste già accorti. http://www.facebook.com/ilDottorSax
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