Allora Bookfags,
Sono consapevole che è un’argomento trito e ritrito ma vorrei capire quali sono le cause, i motivi che hanno portato alla totale distruzione, sia nell’immaginario che nella letturatura come nella cinematografia, della figura del vampiro.
Partendo dal fatto che quando ero un moccioso mai, e dico MAI avrei potuto immaginare che la figura del vampiro, da terribile e misteriosa si sarebbe trasformata in una manica di checche senza alcuna personalità.
Dato che sin da bambino ho sempre optato per una sana lettura ai film, mi concentrerò su come, appunto nella letteratura, la figura del vampiro non si è evoluta, ma involuta.
Ovviamente nell’immaginario ‘normale’ ha delle regole ben precise da rispettare, determinati comportamenti e necessità, tutte cose che sono andate a farsi fottere nell’immaginario collettivo moderno sia nella letteratura (poco), che nel cinema (troppo).
Il vampiro deve fa paura, non ispirare amore e amicizia, deve vivere di giorno, non di notte, fra leggenda e realta’ ma in senso negativo. La gente insomma, deve temerlo.
Esattamente prenderò in esame tre tappe, per non dilungarmi troppo: Stoker, Rice, Twilight
Dracula
Il vampiro di Stoker,Dracula-Nosferatu (colui che non muore, il morto vivente) è un personaggio più che mai inquietante anche perchè rimanda a personaggi realmente esistiti, rappresenta l’eterna lotta fra il Bene e il Male. Il mondo in cui si viene catapultati è colmo di tenebra, ambientazioni gotiche, lo stesso Dracula, molto distaccato, galante e malinconico ma anche crudele e micidiale. Lo stesso fatto che il racconto è in forma di diario, non da al personaggio Dracula alcuna possibilità di spiegarsi rendendolo ancor più misterioso ed imprevedibile.
Qui Dracula è quello che deve essere, il Male, il principe dei non morti e sicuramente non si perde in emozioni, amori o atti di pietà, come, ahimè succede oggi. Come ovvio la lettura di questo libro, suscita e deve suscitare qualche brivido di paura, un’occhiata fugace alla finestra in una notte buia e ventosa, deve essere sottile la linea che separa realtà e superstizione.
Dobbiamo pensare alla gente del passato (neanche tanto lontano), che credeva nell’esistenza di questi essere tanto da temerli, da costruire cimiteri appositi o da profanare antiche tombe.Questo romanzo sottolinea anche il fatto che il vampiro ha vinto, ha portato la Notte, il Sesso, il Male nelle successive generazioni.
Pensando a questo essere dobbiamo immaginarci uno scantinato buio, puzzolente di muffa e con il suono di acqua che gocciola, dobbiamo farci prendere dall’ansia di poter scappare per non finire nelle grinfie dell’essere, fare attenzione a qualsiasi movimento. Insomma, dobbiamo farcela sotto.
Ovviamente anche il film è riuscito, ma qui la figura del vampiro assume troppa umanità, troppe emozioni e sentimenti la pervadono, cosa che in Stoker non succede.
Intervista col vampiro
Prima di leggere quanto segue, vi prego NON pensate al film.
Questa è l’idea che ho del vampiro moderno, anzi è la rivoluzione della figura del vampiro, fatto per vivere e sopravvivere nel flusso dei secoli, vive con noi, si veste come noi ma è comunque un mostro, desidera e ha bisogno della morte altrui, il suo nemico è ancora il sole. Viene data anche la possibilità ai normali essere umani di assaporare il Male e di diventarne parte integrante, vengono messe in gioco anche la razionalità e, soprattutto, la religione.
La narrazione scorre lenta, ma non disturba perchè l’accuratezza e precisione con cui vengono narrati e descritti i fatti e le ambientazioni è straordinaria.
Anche qui, ovviamente ha un ruolo primario la lotta fra il Bene e il Male, ma le due cose vanno fondendosi in una lotta interna, volere e desiderare il Bene, ma aver bisogno del Male per sopravvivere.
Il vampiro, anche se molto diverso da Dracula conserva molto di quest’ultimo e non guasta affatto quella lieve aura di romanticismo e di ideali, perchè è comunque sempre presente quella pesante cortina gotica che deve permeare questo personaggio e le sue ambientazioni.
Uno dei film moderni che ancora rispecchia la figura del vampiro è Let me in, consigliatissimo.
Twilight
Non mi soffermerò molto su questo romanzo, perchè va contro tutto quello che ho descritto sopra. Insomma, capisco che bisogna rivoluzionare la figura del vampiro cercando di adattarla, in linea di massima, ai nostri giorni ma perdio… Dobbiamo sperare che il vampiro non entri in casa invece di aspettarlo a gambe aperte.
Tutto l’immaginario vampiresco va a farsi fottere con l’aggiunta di particolari che sono a dir poco inaccetabili e ridicoli. Il vampiro coperto di brillantina ( che sembra avere origine quasi aliena), immune alla luce del giorno e che non ha difficoltà a procurarsi il nutrimento, un vampiro hipster che si innamora…
I personaggi non hanno nulla in comune, anzi insieme sono ridicoli. Lui un vampiro pieno zeppo di soldi, lei una sfigata che non riesce a non rimanere stupita ogni cazzo di volta che lui luccica, sempre lei che dopo otto secondi è già pronta a sacrificare l’intera sua inutile esistenza per lui che in sostanza è un perfetto deficiente. Basta. Basta. Basta.
Anzi, l’unica domanda che mi pongo e che cito è: Perchè libri come questo esistono?Non c’è un “dio dei libri” che regola queste cose? Esiste una punizione per chi scrive libri simili, nell’Aldilà dei Libri?
Ciao, alla prossima.
TommyWarsaw
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