Bad news everyone!
È arrivata l’estate, e con essa sono arrivati i summerfags, le zanzare, Caronte, Minosse e l’allegra brigata infernale e le pezze sotto le ascelle. Eventi tragici che tutti preferiremmo evitare, magari standocene nella nostra cameretta, al buio e con il ventilatore a velocità 3 puntato dritto dritto in faccia (perché siamo duri e gggiovani e ce ne freghiamo dei cervicali), gustandoci un ghiacciolo che dovrebbe essere alla frutta ma che in realtà sa di ghiaccio e lurkando IMDI tutto il santo giorno. E invece no!
Quella maledetta rompicoglioni della vostra amica/fidanzata/amante/quellocheivostrigustisessualiprediligono ha l’idea, la più geniale che gli potesse venire in mente il venerdì pomeriggio con 40°C all’ombra: “Che ne dici di andare al cinema?”.
Ci pensate un attimo e cominciate a valutare i pro e i contro di questa “allettante” proposta. È appena uscito Biancaneve e il cacciatore e sapete bene che se rispondete affermativamente sarà quello il film designato. No grazie. 8 euro per vedere quella merda di certo non li volete spendere. Poi fa troppo caldo per uscire e mettersi in macchina (magari rimasta giù in parcheggio sotto il sole per svariate ore) di certo vi provocherebbe un collasso immediato. Senza contare che per vedere il film dovreste per forza andare in quell’orrido multisala che hanno appena aperto fuori città nel nuovo parco commerciale, un posto tristissimo sperduto in una triste landa asfaltata della periferia, e magari vuole pure i pop corn e una cola light (deve mantenere la linea!). Altri 8 euro da sborsare… No no per carità!
Però in sala c’è l’aria condizionata. E magari se lei si annoia ci scappa anche una smanacciata al buio…
Poi l’intuizione: “Perché non ce lo guardiamo in streaming? O al massimo lo scarichiamo”.
Giusto. Perché no? Film gratis senza sbatty comodamente svaccati sul divano. Meglio di così come potrebbe andare?
A questo punto qualcuno (pochi, ma è sempre meglio che nessuno) si potrebbe domandare se sia giusto o no scaricare un film appena uscito nelle sale, o addirittura prima che questo esca in Italia. I puristi come minimo vi caverebbero le palle degli occhi e le immergerebbero in un bicchiere di soda (caustica) per punire anche il solo aver pensato di vedere illegalmente un film appena uscito.
Consolatevi, anche in ambito accademico il dibattito è acceso. Ebbene sì, in quel ricettacolo di tossici, perdigiorno e mangiapane a ufo che è il DAMS ci si chiede se sia giusta o no la pratica dello streaming selvaggio. Perché mai, vi domanderete voi? Ebbene, in quanto cinefili accaniti i damsiani sono alla continua ricerca di film da guardare, ma essendo futuri disoccupati non hanno molti soldi da spendere e quindi devono per forza trovare il modo di nobilitare quei due hard disk esterni da 1 tera ciascuno pieni zeppi di DivX di dubbia provenienza.
Molti, ovviamente, sono fermamente contrari in quanto la visione illegale di film porta via pubblico dalle sale, genera meno indotto e rischia di diffondere un’opera di scarsa qualità e sicuramente lontana dalle intenzioni autoriali del regista (per esempio succede con un qualsiasi film che in sala esce in 3D e voi ve lo guardate tranquillamente al pc in 2D). Direte voi “Ecchemmefregaame? L’importante è guardarlo”. E qui si fanno avanti i sostenitori dello streaming/downloading, rilanciando come argomentazione che queste pratiche hanno avvicinato molte più persone alla visione di film, che in fin dei conti è quello che veramente gli importa: che più persone possibile vedano quanti più film possibile. Purtroppo le sale cinematografiche e le logiche distributive (soprattutto italiane) non favoriscono questo nobile intento, facendo passare in sordina film meritevolissimi e pompando invece opere oscene stile Natale a Codigoro, e una persona con un Q.I. mediamente alto ha il sacrosanto diritto di tenersi stretti quei fottuti 8 euro se proprio non può fare a meno di guardarlo. Fioriscono così siti come megavideo e megaupload (inb4 lol n00b, sno gìa kiusy!!1!1!) , torrent diventa la chiave di ricerca più usata e il mulo lavora come una bestia da soma.
A questo punto qualcuno potrebbe pensare: “Ma perché non mettono online tutti i film che non escono in sala, che sono già usciti o che stanno uscendo, a basso costo e comodamente a casa?”
Fortunatamente qualcuno ci ha pensato. Vi segnalo pertanto un sito molto interessante che spero molti di voi conoscano già: http://mubi.com È un sito che offre la possibilità di vedere film d’autore o provenienti dai vari festival mondiali in anteprima e a prezzi accessibili, se non addirittura gratuitamente (u mad Uci Cinemas?) ma con le caratteristiche di un social network.
È una sorta via di mezzo tra la visione in streaming “classica” e la visione in sala: non vi costringe alla visione schifa di un film visto in streaming magari ripreso di straforo con il telefonino, ma neanche vi costringe ad accendere un mutuo solo per vedervi l’ultimo film del carissimo Apichatpong Weerasetahkul. Magari non ci trovate Biancaneve e il cacciatore, ma fortunatamente qualcosa di più interessante sì.
Perché vi dico tutto questo? Perché anche io sono una di quei disgraziati del Dams e insomma, dovrò pur difendere il mio settore, no? E poi, se noi “addetti ai lavori” riuscissimo a sdoganare lo streaming, tanto meglio per voi! (lo so, sono ottimista…)
E ora andate e scaricate in pace.
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