Ieri sono andato al vernissage di inaugurazione di Sven Fennema, fotografo che seguo da un anno su facebook e che trovo geniale nella sua capacità di raffigurare l’iconicità del decadimento. Nella splendida cornice di una villa mantovana risalente al 1750

e sede della Reading Retreats in Rural Italy. Non vi tedierò dilungandomi sugli aspetti tecnici dell’esposizione curatissima, posizionata nel seminterrato della villa e contestualizzata tramite oggetti di arredo accuratamente scelti per essere fruiti tramite e attraverso l’opera; penso che vi parlerò di Sven. L’obiettivo di questo giovane tedesco altro non è che il tentativo (riuscito) di causare sentimenti negli osservatori casuali, per farvi un esempio caricherò alcune delle sue immagini più iconiche che potete trovare nella sua pagina facebook 

Un uomo modesto, sorridente, amante del tabacco e del gin. E’ stato subito amore.

Ora voi vi domanderete: che senso ha questa sviolinata? Ebbene, credo che sia compito sostenere e portare a conoscenza iniziative che siano diverse dal triste compito dello sballo, del bere, del ballare o in alternativa del giocare ai piccoli misantropi alternativi che odiano tutti ma che non si danno un’alternativa. Sono due facce della stessa medaglia e visto che viviamo nel paese più bello del mondo (al netto di chi ci abita) credo sia necessario mostrare che si può fare qualcosa di diverso, intrattenersi, conoscere persone nuove, bere bene e in generale avere una certa cultura del buon vivere, che prescinde dal bicchiere di plastica pieno di cola dell’eurospin e rum da discount e invece ha la sua massima realizzazione nella ricerca della formula del bon vivre e quando possibile nella sua attuazione. Passiamo la nostra vita a correre cercando di dimostrare qualcosa, Sven Fennema ci mostra che così facendo spesso dimentichiamo ciò che è davvero importante.