Ieri mattina Marino, dopo mesi di attacchi mediatici che ne hanno indebolito la posizione sempre più, e dopo le dimissioni di 5 membri della sua giunta, ha rassegnato le dimissioni a sua volta e fatto esultare diverse migliaia di persone in tutta Italia.
Della sua caduta hanno infatti gioito da tutti gli schieramenti. La sinistra di Renzi era contenta, SEL approvava, e di fianco a loro esultavano i fascisti di Casapound e quelli della Meloni e di Salvini. Il sindaco chirurgo è stato capace di unire tutti quanti in un’unica grossa manifestazione di dissenso verso il suo operato. L’operato del sindaco, per inciso, si trova qui, assieme a qualche altra considerazione di circostanza che vale la pena leggere.
Come si può vedere, non si tratta di atti particolarmente terribili. Verrebbe quasi da sospettare che i problemi che oggi vive Roma siano causati dai criminali che cercano di riprendere il controllo della città dopo averlo perso. E ci sono riusciti. Mesi di attacchi mediatici per le storie più insulse (dalla panda rossa al viaggio negli USA; come se il sindaco di Roma non potesse parcheggiare al centro, specie se per ritardi degli uffici preposti, o fosse una figuraccia il fatto che fosse andato a Philadelphia su invito del sindaco di quella città senza chiedere pure l’autorizzazione al Papa) hanno portato alle dimissioni di Marino. Assolutamente imbarazzante è stata la campagna denigratoria che il quarto potere gli ha dedicato.
Ultimo capitolo la storia degli scontrini, che si è peraltro rivelata pure piuttosto gonfiata. A rivelarlo è una fonte al di sopra di ogni sospetto: la Repubblica, proprio il quotidiano che per mesi l’ha attaccato per questioni che a stento troverebbero spazio in un giornale di cronaca locale serio. E che, dettaglio non insignificante, è anche il giornale che ha diffuso la “notizia” degli scontrini per primo.
Vogliamo inoltre far presente che un sito di informazione di portata nazionale come l’Huffington Post dedica 23 articoli in home page a Marino. Se lo moltiplicate per mesi su tutte le diverse testate otterrete qualcosa le come 42 (quarantadue) pagine di articoli sul Fatto Quotidiano (numero verificabile qui), oppure un rimando apposito al “caso Marino” dalla home page di Repubblica (circostanza verificabile qui). Sembrerebbe quasi la nascita di una nuova corrente letteraria.
Da ultimo, una considerazione: da come tutti lo abbiano attaccato, ignorando le tante cose buone che ha fatto e i problemi che ha risolto (problemi che i suoi predecessori non avevano saputo o voluto risolvere), si direbbe che Marino non abbia pestato solo qualche piede… Ma che li abbia pestati tutti.
A. & R.
P.S. chi vi scrive ha firmato la petizione per far ritirare le dimissioni a Marino. Con ogni probabilità sarà inutile e Marino si dimetterà lo stesso; ciò detto, mi piace poter pensare di aver contribuito a mandare un messaggio.
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