Addio.

Alla fine è successo. Siamo stati bannati. Definitivamente. Senza speranza. Perché siamo portatori di odio, perché fomentiamo le guerre, perché siamo antisemiti?

E LE FOIBE?

E I MARO(NI)?

E I DELIRI VIOLENTI DI GRILLO?

E LA DELIRANTE OMOFOBIA, E L’ANTIOMOFOBIA CHE PER CERTI VERSI E’ QUASI PEGGIO, E LE FEMEN CHE SI PITTANO COL MESTRUO?

E I VIDEO DI GIORNALISTI DECAPITATI?

E LA FIGA DI VECCHIE MERDOSE CON TANTO DI COMMENTI SBAVANTI SOTTO?

No. Non siamo stati bannati per i nostri contenuti. Siamo stati bannati perché, come Facebook gentilmente avvisa, “A Facebook page is a distinct presence used solely for business or promotional purposes”.

” A Facebook page is a distinct presence used solely for business or promotional purposes”

” A FACEBOOK PAGE IS A DISTINCT PRESENCE USED SOLELY FOR BUSINESS OR PROMOTIONAL PURPOSES”

Nel 2010 abbiamo iniziato con le cazzate. Abbiamo coinvolto persone, abbiamo trollato Red Ronnie (anyone “effetto Pisapia”?), abbiamo ucciso Raffaello il cantante neomelodico trollando mezza Napoli. Abbiamo lanciato un sito, questo, seguito da molti, citato come esempio alla scorsa settimana della comunicazione di Milano, motivo di orgoglio per chi ci scrive e per tutto il piccolo universo che vi gravita attorno.

Abbiamo fatto tante cose belle, altre un po’ meh, ci siamo messi in gioco, abbiamo creato una pagina che nel Facebook Italia è stata una delle più longeve (e per me, una delle più belle). Sono tantissimi i progetti nati, cresciuti, altri abortiti, le amicizie, i legami, VOLPARI E IL SUO MIELE BIANCO AMORE, i fake, le guasconate, i raduni. Tutto era nella memoria storica di quella pagina, ora spazzata via come un qualsiasi pescatore indiano da un marò, incenerita come un piccione risucchiato da una turbina, un enorme buco nero.

Siamo stati bannati, poi sbannati, nel frattempo siamo cresciuti, abbiamo pensato e ripensato l’universo IMDI come un qualcosa di più maturo ma pur sempre cazzaro. Poi Facebook ha deciso di cancellare tutto, di mandare affanculo decine di migliaia di persone che ci hanno sempre seguito, di mandare affanculo noi, di mandare affanculo le migliaia di ore, i thread, i commenti, le vecchie immagini lasciate sopite con affetto nelle gallerie più vecchie. Hanno mandato affanculo anche me.

Ecco, questo mi ha fatto girare parecchio gli ingranaggi. Io non sono particolarmente propenso a farmi mandare affanculo. Non è nelle mie corde. Ed è per questo che ho deciso di BANNARE Facebook.

Non è un atto di protesta, badate bene. La trovo piuttosto una questione di COERENZA.

Facebook mi ha detto, in maniera piuttosto chiara anche, che non mi vuole. E allora sai cosa? Va bene. Ma non fai la puttana che mi fa annusare la figa e poi non me la dà. Puoi prenderti il mio tempo, ma devi darmi qualcosa in cambio. Quel qualcosa è la libertà.

La libertà di potermi esprimere. La libertà di essere cinico, caustico, anche un po’ stronzo. Era questo il bello di Facebook, chi voleva i gattini si teneva i gattini, chi voleva vedere donne sparare palle da tennis dalla passera aveva il suo gruppetto apposta. Ora qualcuno ha deciso che le palle da tennis non portano pubblicità, mentre i ritardati che condividono gattini e danno il buongiorno su Facebook invece sì.

Una scelta aziendale che trovo priva di intelligenza, ma ognuno è libero di fare ciò che vuole. Io, per conto mio, eliminerò Facebook da IMDI, per quello che riguarda ME. Gli altri admin con cui ho portato avanti questa esperienza saranno liberi di mantenere la linea che preferiranno, ma è sicuro come la Madonna che questo è l’ultimo articolo che posterò su Facebook scritto da me per farvelo leggere.

Se vorrete seguirci siamo su G+, su Twitter, su Tumblr, presto sistemeremo anche quella landa desolata che è il nostro canale YouTube. Ma per quanto riguarda Facebook per me si possono anche impiccare. Voi pensateci, al ruolo che avete nel social blu, ogni volta che vedrete i ritardati al pascolo e voi in una riserva come gli indiani a cadere uno dopo l’altro come mosche. Pensateci al ruolo che avete qui dentro, ai soldi che portate, al fatto che siete solo merda venduta al miglior offerente, al fatto che venite inculati senza nemmeno avere il piacere di vedervelo menare davanti prima. Pensateci, e se siete d’accordo con me, fate una scelta.

Dopotutto, è only for business.