Complimenti ai giornalari italiani che come al solito distorcono le notizie a cazzo di cane.
Nella stessa notizia data dalla BBC l’Islam non viene neppure menzionato ma si parla di “dress code” del canale televisivo che deve essere il più neutrale possibile.
Inoltre: la giornalista non è stata “esonerata” ma le è stato chiesto di non portare più la croce. Per la serie: gente che deve strappare il tesserino e buttarlo nel cesso.

Poi ci chiediamo perché il popolo bue diventa xenofobo.

A caderci, tra le varie testate giornalistiche italiane, tipicamente popolate da gibboni ebefrenici che non conoscono l’italiano, figuriamoci l’inglese, ecco LaStampa e l’immancabile Repubblica (sempre più vicina al formato della tazza di merda che a quello di autorevole giornale).

Se invece andiamo a leggere le fonti norvegesi, scopriamo che

Sårheim told the Norwegian newspaper Vårt Land that he was simply following the channel’s stated clothing policies.

 

“Norwegian has a clear policy that news anchors should be dressed neutrally, and we encourage them to avoid the use of jewellery with religious and political significance,” he said.

OVVIAMENTE la Lega Nord ci sguazza, pur senza aver capito niente della situazione ne aver approfondito. (Ma tranquilli, siamo abituati: è la Lega Nord)

Fortunatamente c’è un’elevatissima probabilità che voi non abbiate saputo niente di tutto questo, grazie al fatto che qualche giorno fa una deputata grillina alla Camera ha lanciato una chiosa in difesa del kamikaze di Nassirya (WUT?) e subito viene ripresa da una sua collega del Senato che però nel riprenderla sbaglia una quisquilia come il nome di Pinochet.