L’amichevole dello scorso 28 marzo tra Olanda e Italia, vinta per 2-1 dagli uomini di Giampiero Ventura, ha regalato una piccola gioia a ben 4 giocatori: Roberto Gagliardini, Leonardo Spinazzola, Andrea Petagna e Simone Verdi hanno vestito per la prima volta nella loro carriera la maglia azzurra. Lecito ora chiedersi chi di loro potrà diventare un pilastro della Nazionale nel prossimo futuro, o per chi potrebbe essere addirittura l’ultima apparizione. Non è cosa rara negli ultimi decenni che calciatori lontani dai grandi palcoscenici dei big club italiani siano stati convocati in Nazionale per fare un paio di partite o poco più.
Le occasioni per far esordire questi onesti lavoratori dei bassifondi della Serie A (e non solo, vedremo) sono di solito amichevoli internazionali di dubbio gusto, come per esempio la tournée estiva dell’estate 2005 negli Stati Uniti contro Serbia&Montenegro ed Ecuador oppure l’amichevole del 2009 con l’Irlanda del Nord (con addirittura 7 esordienti), o ancora gare d’esordio degli stessi commissari tecnici (come fu per Donadoni in Italia-Croazia e Prandelli in Italia-Costa d’Avorio).
STEFANO BETTARINI
L’ex difensore, conosciuto più per le sue litigate al Grande Fratello che per i suoi tackle, ha fatto la sua prima e unica apparizione nell’amichevole con la Repubblica Ceca a Palermo, premiato da Trapattoni per le buone stagioni con il Venezia e la Sampdoria. Quando all’80′ è venuto a sapere che alla partita non erano presenti paparazzi, ha lasciato il posto a Pancaro per andare a fare l’inviato a “La Talpa 2”.
FEDERICO BONAZZOLI
L’attaccante di Asola ha esordito nel novembre 2006 nell’1-1 con la Turchia, durante la permanenza alla Sampdoria, dove peraltro ha realizzato 15 gol in quattro anni di militanza. Negli ultimi anni di carriera è stato avvistato in squadre come l’Este, il Marano, l’Honved Budapest e i Miami Fusion.
ALESSANDRO PARISI E CARMINE COPPOLA
I due devono la convocazione alla grande stagione del Messina 2004/2005 piazzatosi miracolosamente settimo in Serie A e respinto dalla Coppa UEFA solo per questioni burocratiche. Il primo – soprannominato Roberto Carlos dello Stretto – esordisce nel 2004 nell’amichevole Italia-Finlandia giocata proprio a Messina e nel 2006 finisce nella lista dei preselezionati al Mondiale di Germania, venendo tuttavia scartato all’ultima scrematura. La sua carriera prenderà poi una brutta piega, poiché verrà coinvolto nello scandalo Calcioscommesse. Il secondo, capitano e bandiera messinese (in Serie A gioca solo con i siciliani), disputa le due gare della già citata tournée statunitense contro Serbia ed Ecuador, finite entrambe 1-1.
CRISTIANO DONI
Forse il giocatore più forte di questa lista, che nonostante l’enorme talento si è visto chiudere le porte della Nazionale da una generazione di fenomeni nel suo ruolo (e dai successivi illeciti). L’ex capitano dell’Atalanta è riuscito comunque a disputare 7 partite tra il 2001 e il 2002, segnando anche un gol all’esordio nell’amichevole con il Giappone. E’ anche l’unico della lista a non aver guardato tutti i grandi tornei da casa; in Corea e Giappone 2002 subentra in due gare.
GIUSEPPE MASCARA
Parlando di talento, non si può non ricordare l’unica partita del “Maradona di Catania” Peppe Mascara, che dopo essersi tolto grosse soddisfazioni nelle stagioni di militanza in Serie A del Catania esordisce nell’amichevole contro l’Irlanda del Nord nel 2009. Al 46’ esce Mascara, entra Foggia.
PASQUALE FOGGIA
L’ex trequartista di Lazio e Reggina esordisce il 13 ottobre 2007 nella gara di qualificazione ad Euro 2008 vinta per 1-0 contro la Georgia. Esattamente undici giorni dopo viene messo fuori rosa dal Cagliari, dopo un violento litigio con il compagno Davide Marchini, quest’ultimo aggredito una settimana dopo da un amico di Ciccio. Coincidenza o forse no, Foggia vestirà la maglia dell’Italia per la successiva (e ultima) volta solo due anni dopo nell’amichevole contro l’Irlanda del Nord, in cui però realizza il gol del 2 a 0.
CHRISTIAN TERLIZZI
Il difensore, ora in forza al Trapani, si fa notare per la prima volta nella stagione 2005/2006 con il Palermo, soprattutto per le prime giornate di campionato in cui realizza 4 reti (il maestro di tattica Luigi Del Neri lo schiererà anche attaccante nella partita di Coppa Italia contro il Bari, terminata non a caso 5-4). Roberto Donadoni, all’esordio della sua guida azzurra contro la Croazia (0-2) nell’agosto 2006, decide di premiare la buona stagione del Palermo e del difensore romano in particolare, facendolo esordire in coppia con Chiellini.
MASSIMO MACCARONE
L’esordio di Big Mac con la maglia della Nazionale avviene nel 2002 e ha dietro un curioso aneddoto. Correvano i nostalgici tempi in cui un’amichevole tra Nazionali maggiori era anticipata il giorno prima da un’analoga amichevole delle selezioni Under 21. Ebbene, durante l’intervallo di Inghilterra-Italia U21, Trapattoni chiama il ct degli Azzurrini Gentile, chiedendogli di far riposare Maccarone per la partita del giorno seguente, per via dell’infortunio di Christian Vieri. L’indomani durante la partita “senior”, giocata a Leeds, entra al 75’ e si procura il rigore poi realizzato da Montella, che vale l’1-2.
Diventa, inoltre, il primo calciatore dal 1929 a esordire in Nazionale giocando per una squadra di Serie B (l’Empoli), record eguagliato solo nel 2012 da Marco Verratti.
GIANDOMENICO MESTO
Il fedelissimo di Walter Mazzarri riesce nell’impresa di giocare in Nazionale avendo militato, al momento dell’esordio (contro la Serbia nel 2005) solo per Reggina, Cremonese e Fermana. Vanta un discreto curriculum anche tra le selezioni giovanili, vincendo gli Europei U21 nel 2004, e nello stesso anno il bronzo alle Olimpiadi di Atene (dove ora gioca per il Panathinaikos).
FRANCO BRIENZA
Il mancino di Cantù ha seminato giocate di granda classe da Reggio Calabria a Bologna, ma è con la maglia del Palermo, del quale diventa anche primo cannoniere in competizioni internazionali, che raggiunge la consacrazione, venendo convocato dal C.T. Lippi alla già citatissima tournée statunitense nel 2005, dove Brienza gioca entrambe le gare.
MAURO ESPOSITO
Probabilmente uno dei giocatori più importanti della storia del Cagliari, sicuramente un grande protagonista a metà Duemila insieme a David Suazo, gioca tra il 2005 e il 2006 ben 6 partite per gli Azzurri, esordendo nella gara di qualificazione ai Mondiali di Germania, persa per 1 a 0 in Slovenia.
SERGIO PELLISSIER
L’esordio del giocatore più rappresentativo della storia del Chievo, anch’esso nel 3-0 contro l’Irlanda del Nord del 2009, è forse più un premio alla carriera che altro. Poco male, nella prima e unica gara con l’Italia, Pellissier mette comunque il suo nome sul tabellino dei marcatori.
EZEQUIEL SCHELOTTO
L’oriundo argentino finisce a esordire per la Nazionale maggiore, dopo 7 gare con l’Under 21, nello stesso modo con il quale ha iniziato a giocare a calcio: inspiegabilmente. Viene convocato da Prandelli per l’amichevole persa a Berna con gli inglesi nel 2012, subentrando per gli ultimi 4’, quanto basta per farlo entrare di diritto nella nostra ambita lista. Al momento è in esilio in Portogallo allo Sporting Lisbona, che lo ha blindato con una lungimirante clausola rescissoria di 45 milioni di euro.
DIEGO FABBRINI
Nella stessa gara contro l’Inghilterra, fa la sua prima apparizione il giovane e promettente esterno d’attacco di scuola Empoli, in quel momento autore di buone prestazioni all’Udinese, che spera essere il suo trampolino di lancio per un club più importante. Nonostante le buone premesse, e dopo 5 anni in cui Diego si è trovato a girovagare in vari club di Championship inglese, possiamo con buon margine di sicurezza che la partita di Berna è stata l’ultima di Fabbrini per l’Italia.
MARCO SAU
Pattolino vanta, invece, l’esordio più recente ai giorni nostri della lista. Dopo essersi laureato vice-capocannoniere di Serie B con 21 reti dietro Ciro Immobile nel 2012, il 31 maggio 2013 Cesare Prandelli premia la stagione di Marco Sau che, passato dalla Juve Stabia al Cagliari, ha firmato 12 marcature alla prima stagione in A. L’esordio avviene a Bologna contro San Marino, dove però l’attaccante non riesce a trovare un abbordabile gol all’esordio. Nonostante gli infortuni delle ultime stagioni, è l’unico dei nostri amici che può ancora realisticamente ambire a rivestire la maglia azzurra in futuro.
Ucraino trapiantato in Italia, cresciuto a Napoli, studente di Economia a Bologna.
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