Stava diventando come Half Life 3. Quando, nel lontano 2010, uscì Starcraft II: Wings of Liberty, di fronte ad un titolo perfetto in tutto e per tutto il più grande rammarico fu quello di dover aspettare le altre due espansioni per finire la campagna: il momento è arrivato.

Ad Anaheim, in California, durante il Blizzcon è stato annunciato Legacy of the Void, ultima espansione della serie di strategici in tempo reale: comprende, come la precedente Heart of the Swarm, una nuova campagna, nuove unità e una serie di cambiamenti nel multiplayer: analizziamoli.

MY LIFE FOR AIUR!

La campagna verterà sui protoss e sul personaggio di Artanis, loro leader: dovranno fronteggiare la minaccia del Caduto, lo Xel’Naga rinnegato che tornerà per distruggere il creato, e ricostruire la loro civiltà. Ritorneranno i principali personaggi della saga, come Selendis, Zeratul, Kerrigan, Raynor e Valerian, come mostrato nel trailer di presentazione. Come nella campagna zerg e in quella terran, le missioni saranno intervallate da parti a bordo della nave ammiraglia: per i protoss è la Lancia di Adun: i giocatori potranno usare questa gigantesca nave durante le missioni come unità di supporto, ad esempio per bombardare le postazioni nemiche: sarà possibile potenziare le abilità e sbloccarne di nuove con la solarite. Inoltre all’inizio di ogni missione si potrà scegliere tra 3 diverse varianti di ogni unità, ognuna con caratteristiche diverse e di volta in volta più adatte a determinate situazioni. Infine ci sarà una modalità cooperativa, la modalità Comandanti alleati.

OUR POWER IS OVERWHELMING

L’esport di Starcraft II sta vivendo un momento di crisi: la concorrenza di League of Legends, DotA 2 ed Heartstone sta relegando ad un ruolo sempre più marginale lo strategico Blizzard, complici sia il formato free to play sia la maggiore spettacolarità dei moba (e di Hearthstone). Per rilanciare il suo titolo la compagnia americana ha preparato alcuni cambiamenti al gameplay e al multiplayer, aggiungendo nuove unità e modalità e velocizzando le prime fasi di gioco. Sarà aggiunta la modalità Arconte, in cui due giocatori controlleranno la stessa base (e armata), e potranno giocare sia contro un altro team, sia contro un solo giocatore. La micro, ovvero la gestione delle singole unità, guadagnerà un ruolo di primo piano grazie alle modifiche alle varie unità: sono state aggiunte varie abilità attivabili che dovrebbero aumentare la spettacolarità degli ingaggi, anche grazie alle nuove unità, come vedremo più avanti. Anche l’economia è stata ridisegnata: si partirà con 12 lavoratori al posto di 6, e le basi avranno giacimenti minerari da 1’000 e non più da 1’500: in questo modo Blizzard spera di velocizzare le fasi iniziali delle partite, ripetitive e noiose da seguire.
Infine ci saranno tornei giornalieri automatizzati, che permetteranno a tutti di prendere parti a competizioni anche for fun.

HERC, CYCLONE E RAVAGER

Ogni razza ha ricevuto due nuove unità, tranne i protoss, e altre unità sono state profondamente cambiate: la seconda unità protoss sarà presentata in futuro. Per gli zerg abbiamo il ravager, un’unità che evolve dalla roach, in grado di infrangere i campi di forza e di causare grossi danni alle unità statiche, e il lurker, vecchia conoscenza di Brood War che attacca da rintanato infliggendo danni ad area: è possibile potenziarne la gittata per distruggere le strutture senza rischi. I terran invece guadagnano l’Herc, un’unità biologica con attacco in mischia dotata di rampino che può aggrapparsi ad unità alleate e non, e il Cyclone, unità meccanica in grado di sparare in movimento. veloce e con un’abilità che gli permette di eliminare in breve tempo unità nemiche. I protoss ottengono invece il disruptor, unità in mischia che genera un devastante attacco ad area: una nuova unità dev’essere ancora annunciata, come altre che sono in fase di sviluppo.