Ok, ci provo. Innanzitutto copio schifosamente e spudoratamente da Anonimo Coniglio che tanto non se ne avrà a male (non lo ha fatto quando da sbronzo l’ho molestato, non lo farà adesso)
[Ho spudoratamente copiato dall’articolo che trovate qui, con tutti i link e le fonti del caso. Ps se non conoscete il Coniglio, seguitelo, capre]“Il fatto è che nella maggior parte dei casi i premi o i premiati non c’entrano con la rete:
Miglior sito di Economia: Il Sole 24 Ore
Miglior Startup –: Musixmatch – Premio Speciale: Orange Fiber
Peggior trasmissione radio: Lo zoo di 105
Peggiore Radio: Radio Padania
Miglior trasmissione radio: Dee Jay Chiama Italia
Migliore Radio: Radio Deejay
Miglior polemica: Scienziati vs Le Iene
Miglior Selfie: Belen Rodriguez
Miglior campagna adv online: Durex: “Rocco tieni duro”
Peggior spot: Pittarosso
Miglior spot: Ikea
Trasmissione tv social: Gazebo
Miglior canale tv: Dmax
Peggior canale tv: Rete 4
Peggio trasmissione tv: Pomeriggio 5
Peggior film italiano: Fuga di cervelli
Miglior personaggio della Rete 2014: PIF
Miglior film italiano: La mafia uccide solo d’estate
Miglior trasmissione tv: Il Testimone
Miglior Chef: Chef Rubio
Miglior testata giornalistica: Il Fatto Quotidiano
Peggior testata giornalistica: Studio Aperto”
Il problema, oltre a quello sollevato dal Coniglio, è che MOLTI (e quando dico molti intendo davvero MOLTI) premi dei MIA sono stati assegnati agli sponsor. Si premia Pif, testimonial TIM, e la TIM è sponsor. Si premia alfemminile.com, stessa musica, tsunami di fischi dal pubblico (minuto 18:26, cliccate che ne vale la pena). Rai1 e Rai2 sono sponsor, vince Gazebo (Rai3). Wired è sponsor, vince un premio. Ansa è sponsor, e indovinate? VINCE. Dmax, anche. Miglior Foodblogger? Latteria Inalpi, che indovinate: è sponsor.
Ricapitolando: ci sono 47 categorie. 22 premi vanno a categorie che con la rete non c’entrano nulla. Poi si aggiungono almeno altri 10 premi riservati vinti dagli sponsor.
Rimane un po’ difficile, quindi, prendere seriamente l’organizzazione, che consente vittorie in categorie che non sono quelle corrette, evitando di assumersi le responsabilità e nascondendosi dietro “il giudizio della rete”, ricordando un po’ i deliri di Grillo ma con quel delizioso sapore leccaculista che riesce sempre a contraddistinguerli (come sempre l’Anonimo Coniglio mi leva d’impiccio di dovervelo spiegare per bene qui)
“Ad esempio volete farmi credere che le categorie Miglior WebAgency italiana ,Miglior campagna ADV online e Miglior Brand online siano molto votate? Queste categorie sono una mera scusa per dare visibilità ai suoi candidati. Non a caso dopo aver premiato Hagakure come miglior WebAgency italiana , Gianluca Neri ringraziò l’agenzia davanti al pubblico e dichiarò che ” loro e anche altre agenzie qui alla blogfest hanno portato gli sponsor che grazie a dio finanziano e permettono questa festa venga realizzata “.
Come quei festival musicali di paese che organizzi per suonare col tuo gruppo, e far suonare i gruppi dei tuoi amici. Anche se il paragone non è proprio così sta di fatto che non c’è una categoria come “miglior sito sportivo” ma c’è “miglior WebAgency italiana” o “miglior selfie”, che mi sembra una puttanata assurda.
Ma non sono in malafede davvero, e quindi penso che Hagakure abbia vinto meritatamente, con voti autentici, il problema non è tanto il vincitore bensì che tu decida di istituire quel premio e quella categoria: siccome ci sono agenzie che ti permettono di ottenere sponsor crei una categoria apposta per darle un premio? Tanto una volta creata la categoria la gente vota per avere i candidati, così le diverse agenzie si auto-pubblicizzano, e ti portano voti.
A ben vedere è qui che si trova il “potere” effettivo degli organizzatori: la scelta delle categorie. Poi il resto viene da sé.
Se io decido che bisogna votare per la Trasmissione TV più social perché voglio dare un premio alle trasmissioni tv, senza neanche spiegare cosa intendo per “più social”, le persone voteranno a random e le candidature che ne usciranno saranno sempre a random.
Ma poco male sai: se vince Le Iene, io in quanto organizzatore avrò la scusa di portargli il premio (l’anno scorso gliel’hanno portato al Papa). Se invece vince Unti e Bisunti i ragazzi di DMax saranno contenti e faranno da sponsor ancora (l’hanno fatto nel 2013). Non importa che nessuna delle due trasmissioni soddisfino i requisiti, perché in fondo i requisiti non ci sono, non vengono specificati. Viene messo un titolo del premio e basta. ”
Riassumendo: dei premi che ci sono, il 70% non c’entra nulla con la Rete o viene vinto dagli Sponsor. L’intera festa è subissata di pubblicità, marchette più o meno evidenti, dal patetico “vi diamo le caramelle in cambio di un tweet” del 2013 al “fatevi la foto con Famelik dello yogurt” del 2014, and so on.
I panel e i workshop semideserti, l’unico posto pieno sono i bar. E sai perché, caro il mio Gianluca Neri? Perché la Rete, quella vera, quella che ci prova, quella che si diverte, non è nella Clio MakeUp che fa il clippino per ringraziare del premio (ci sarebbe anche da discutere del fatto che quelli che reputate “importanti” vengono informati in anticipo così possono mandare un contributo, mentre le merde devono riempire il teatro per masturbare i vostri ego, ma questa è un’opinione e io voglio rimanere sui fatti), è nei ragazzi di Scientificast, nel sorriso di Paolo Attivissimo, in chi crea podcast sul basket, in chi sottotitola le serie americane quasi in tempo reale per farne godere a tutti. Se ci pensi, caro Gianluca, sono tutte persone che REGALANO alla Rete, o al massimo vanno in pari (come i ragazzi di Vagabondo.net, che sono in rete dal 98, per esempio).
Poi tu e tutti gli altri continuerete a riempirvi la bocca di aria fritta, magari facendo parlare anche Tondelli (il video lo trovate qui) di Linkiesta, che è un vero esperto di come fare un giornale online, visto che a giugno era un attimo sull’orlo del fallimento. A quando le lezioni di guida sicura con Schettino, o con Davide Bifolco? (se quest’ultima affermazione vi dà fastidio andate a vedere cosa fa Guia Soncini, una scimmia lanciamerda che ricorda al figlio di Enzo Baldoni, giornalista ucciso in Iraq, che usa la morte del padre come espediente retorico. E sì, è candidata anche lei con la Miglior Polemica).
Ah, per inciso devo anche ringraziarti, per avermi concesso di poter stare dalla parte dei perdenti, visto che i vincitori sono quelli che sono. E sempre per inciso sono stato quello che ha detto al tuo conduttore (quello irritante con le Tiger gialle il cui nome ho rimosso) che era peggio di Ruffini ai David di Donatello (se aprite il video da cellulare è al minuto 51 e 25 secondi).
CI SEDEMMO DALLA PARTE DEL TORTO, PER IL FATTO CHE DALL’ALTRA C’ERA GABARDINI CHE DICEVA DI ESSERE GAY.
(Scherzi a parte, voi vi rendete conto di aver usato l’omosessualità di una persona come se fosse un attributo da avanspettacolo? C’era bisogno di dirlo alla platea? Era la festa della rete o la festa del culo? E cosa c’entra il culo di Gabardini con la Rete? Questo è il modo veramente schifoso in cui approcciate a tutto, rivoltante e superficiale, come i peggiori raspamerda che ci siano in giro)
Ps Volevo dire al conduttore con le Tiger gialle che dire “Guardi YouPorn sul Tablet” è uguale a Ruffini che dice a Yotobi “Almeno io scopo”.
Pps E poi YouPorn è un sito di merda. Fatti una cultura su E-Fukt.
Umile braccio armato di Frullo. Se avete bisogno di qualcosa, dovete chiedere all'uomo col fucile. Per parlare con me http://ask.fm/ImdiSpina, per richieste particolari inerenti a imdi.it [email protected], per richieste particolari inerenti alla mia persona (n-no homo) [email protected]
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