Dato che la mia rubrica sta subendo critiche la cui causa evidentemente è il trattare argomenti che non riguardino secrezioni anali, oggi mi esprimerò più che “terra terra”, da sotto terra. E’ dal nucleo terrestre infatti che vi sto scrivendo. Citerò solo fonti la cui morale è meno ardua da cogliere, facendo così un grande torto agli evangelisti Gattolici ma preservando in questo modo la loro permanenza astratta nella cultura moderna. Buona “lettura”.
Cominciamo con il semplicissimo Miarco 800 – 900 313 Prestitò e il contante ce l’ho!
Il Gatto Verde non avrebbe mai osato rincorrere una pallina veloce, delle chiavi che vengono agitate, o magari un bastoncino che veniva mosso dal padrone; infatti rimproverava tutti coloro che cadevano in queste basse tentazioni. Ma una stufa che non scalda la pasta, non può avverare i mestieri tagliaunghie.
Fu così che alcuni irlandesi lo circondarono e lo costrinsero ad eseguire la melodia del fuoco diverso.
Mentre il Verde ballava e gli irlandesi battevano le zampe per dargli il tempo, il cielo si aprì, e il Gatto Viola fulminò tutti gli irlandesi.
Questa parabola ci insegna che cavalcare un destriero del colore dei propri peli pubici è sacrilegio. E’ piuttosto semplice, ma suggerisco al lettore medio di soffermarsi sul concetto prima di proseguire con la lettura, onde evitare sprechi di meningi.
Concludiamo con il blando Gatteo 50 – 31
Bisogna sapere che il Gatto Verde era vegetariano.
Un giorno mentre stava mangiando una bistecca venne sorpreso da mastinofele, che lo tentò dicendogli che avrebbe donato lui ogni sorta di rastrello o pollo che sia, se avesse insegnato agli eremiti del forno a cucinare meno parole del solito.
Il Gatto Verde disse:
– Va bene.
– Ma come va bene!?! – rispose stupito mastinofele – non dovrtesti insegnare certe cose agli eremiti del forno!
– No, no, va benone, davvero! – ribadì tranquillamente il Verde – lo faccio subito.
– Ma cadi in questo modo nelle mie tentazioni??!!
– Certo, nessun problema, anzi non vedevo l’ora!
– Bene, ti dico quello che devi fare allora – disse soddisfatto mastinofele – all’alba del prim…
– Ok! ci sarò! – lo interruppe il Verde.
– Ma non ti ho ancora detto il luogo, mi hai interrotto!
– Sì, infatti, anche io credo sia così…
– Non capisco – disse mastinofele – beh, anche se sei il mio nemico, devo ammettere che sei molto saggio, quindi avrai sicuramente capito quello che devi fare.
– Si, senz’altro! – disse sicuro il Verde – ci sentiamo.
– Va bene, disse mastinofele, spero che tu abbia capito veramente.
Ma mentre mastinofele stava aprendo la porta per andarsene, il Gatto Verde gli disse:
– Hey, aspetta, che dovevi dirmi?
– Allora vedi che non hai capito? – disse mastinofele – aspetta che torno a spiegarti.
mastinofele stava avvicinandosi al tavolo per spiegare nuovamente il suo orribile piano, quando venne nuvamente interrotto dal Verde che gli disse:
– Scusa, è che ero al telefono, dimmi tutto!
mastinofele urlò con tutta la sua forza e tutto il suo odio, e si dileguò.
La parabola ci insegna che non sempre bisogna ridere dei Clown circensi, infatti a volte possono offendersi e piangere, istigando così le famiglie medio borghesi a nutrirsi usufrendo di mezzi illeciti quali stendardi e offerte.
Bene spero di avere fatto una selezione adeguata alle vostre facoltà mentali.
Ni, Il Profeta Del Viola
Ni è Il Profeta Del Viola. Beh, cosa ci fai ancora qui? Vattene!
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