Hamilton si è già espresso a favore di Wehrlein, ma Wolff e Lauda cosa diranno? Senza contare che alla finestra si affaccia anche un certo Fernando Alonso.
Mentre aspettiamo che ci giungano notizie dal quartier generale della Mercedes è giusto dare un background a questo ragazzo. Pascal Wehrlein nasce a Sigmaringen (una ridente cittadina nel Baden-Württemberg) in Germania nel 18 ottobre del 1994, da padre tedesco e madre provieniente dalle isole Mauritius. Wehrlein inizia a correre all’età di 9 anni sui kart e viene messo sotto contratto dalla casa della stella da giovanissimo. Nel 2010 arriva la prima esperienza su una monoposto con il debutto nella Formula 4 tedesca, chiudendo la stagione al sesto posto per poi vincere il campionato l’anno successivo. Nel 2012 passa alla Formula 3 Euro series e arriva secondo in campionato. Nel 2014 Pascal abbandona le monoposto per la DTM dove esordisce a soli 18 anni e dove cresce fino a diventare campione nel 2015. Durante la gavetta in DTM Wehrlein ha avuto a che fare con piloti del calibro di Timo Glock, Gary Paffett, Paul di Resta, Edoardo Mortara, Mattias Ekstrom, Jamie Green e molti altri, collezionando vittorie in circuiti non proprio facili come il Norisring e il Moscow Raceway, dimostrando un’ottima abilità nei sorpassi.
Le similitudini con Lewis Hamilton si fermano al colore della pelle e all’incredibile talento. Wehrlein infatti non può essere il nuovo Hamilton per un semplice motivo: l’esperienza. Infatti, a differenza del pilota inglese, Pascal se dovesse veramente tornare alla casa madre della stella arriverebbe con più esperienza rispetto a quella (poca) che aveva Hamilton quando arrivò in McLaren, avendo svolto vari test sulla Mercedes del 2014, quella del 2015 e anche sulla Force India dello scorso anno. Ha inoltre ha corso l’intera stagione sulla Manor a fianco di altri giovani interessanti come Haryanto e Ocon (che ha soffiato il posto a Pascal alla Force India per il prossimo anno). Wehrlein quest’anno ci ha mostrato più volte le sue capacità di guida, come ad esempio in Austria quando ha portato a punti la sua piccola Manor nonostante a metà gara fosse nelle ultime posizioni (l’ultimo prima di lui ad esserci riuscito è stato il compianto Jules Bianchi). Qui però sorge un problema: se dovesse passare veramente alla Mercedes sarà un “ragazzino terribile” come Verstappen o una seconda guida tranquilla come Jenson Button ai tempi della McLaren? La risposta è difficile ma visto che non lo abbiamo mai visto in manovre da kamikaze come quelle dell’Olandese della RedBull (che sta nella lista dei papabili per il sedile accanto a quello di Hamilton) sarà dura pensare a un Verstappen bis. Anche perché Pascal Wehrlein è unico. È speciale.
18 anni, appassionato di motori e tifoso della Fiorentina, aspirante giornalista sportivo, una volta ho preso 8 a Latino.
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