Prendete un pizzico di “Ritorno al futuro”, una famiglia con evidenti problemi e l’intero multiverso. Mescolate il tutto con humor e argomenti scomodi ed ecco una serie animata di successo: “Rick e Morty”. Cosa succede se al composto si unisce una base croccante di Pokémon? Facile: Pocket Mortys.
Pocket Mortys è un videogioco sviluppato da Big Pixel Studios ed edito da Adult Swim, disponibile per Android e iOS. Il videogioco riprende fedelmente le dinamiche della serie animata: la relazione stramba tra il nonno-scienziato-pazzoide Rick e il nipote-sfigato Morty. Ma cosa succede se tutti i Rick degli universi paralleli si riuniscono in un concilio e usano tutti i loro Morty come Pokémon? Succede che il Rick che impersoniamo diventa un allenatore di Morty che viaggia tra gli universi paralleli per poter tornare in quello originale.
Il gameplay è pressappoco identico a Pokémon. Ci sono scontri tra allenatori, il centro medico, assistenza per addestrare e scambiare i Morty in squadra. Su due piedi può sembrare un titolo del tutto identico al classico videogioco Nintendo, ma non è così. Forse è anche meglio!
Oltre all’humor tipico della serie, il videogioco possiede una sfida maggiore. Infatti non si visiteranno città, ognuna col proprio negozio e il proprio centro medico, inframezzate da parti di mappa esplorabile. Negozio, centro medico e assistenza saranno solo nell’hub centrale, e la parte esplorabile, in cui si trovano allenatore e Morty selvatici, è raggiungibile solo attraverso il portale multidimensionale. La sfida sta nell’impossibilità di poter tornare all’hub se non si è sconfitti o non si è battuto il Rick della zona, una sorta di capopalestra (che consegnerà anche medaglie). In realtà c’è anche uno strumento che permette di bypassare il tutto, ma sarà disponibile solo a circa metà della storia (e costerà anche parecchio).
Altro fattore di sfida sono gli strumenti. Nel mondo di gioco troveremo solo pochi materiali, che però serviranno per craftare una serie quasi infinita di strumenti. Infatti questi, anche se acquistabili in qualsiasi momento, saranno molto costosi. Una volta imparate le ricette però (e qui internet aiuta) sarà possibile cominciare ad accumulare qualche soldo. Uno degli strumenti più utili è il chip. Sarà questo, infatti, la Pokèball che cattura i nostri Morty.
Questi costeranno parecchio all’inizio del gioco e solo dopo aver imparato le ricette adeguate, e fatto un po’ di economia, sarà possibile accumularne un po’. La scarsità di chip è un’ulteriore sfida per il giocatore perché rende la cattura strategica. Infatti esistono tipi diversi di Morty: tipo carta, tipo forbice e tipo sasso con i classici rapporti di debolezze e punti di forza. Siccome gli allenatori, così come i capipalestra, hanno sempre almeno un Morty di tutti i tre tipi, il giocatore è costretto a fare altrettanto. Perciò si dovranno catturare i Morty con saggezza, almeno finché non si ha abbastanza chip da poterne catturare di nuovi o addirittura dei doppioni. Sì, perché l’unico modo per far evolvere i Morty, se non attraverso strumenti, è fondere due Morty identici. In questo modo si evolveranno e creeranno un Morty del tutto nuovo di livello superiore.
Un piccolo appunto per il comparto sonoro (scaricabile qui). Anche se la colonna sonora è limitata, l’audio del combattimento lascia il giocatore letteralmente incollato al display come davanti ad un film d’azione.
Pocket Mortys è un’app che crea dipendenza. La sua semplicità nel gameplay e la sua originalità nell’aver creato tanti Morty quanti la prima generazione di Pokémon rendono questo videogioco un ottimo passatempo in attesa della nuova stagione della serie e del nuovo Pokémon.
Con una laurea e tre quarti in psicologia sociale mi diletto nella pasticceria e nel scrivere racconti sconclusionati. Il mio sogno è avere un grado di autorevolezza tale da permettermi di dire a tutti che i loro ragionamenti sono sbagliati senza farmi picchiare. Ecco perché scrivo per IMDI.
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