Dopo qualche tentativo e tanti discorsi, potrebbe finalmente arrivare anche in Italia una legge che istituisca un sistema di Welfare attivo per aiutare i cittadini non solo in difficoltà economica, ma del tutto rigettati dal mondo del lavoro. Questo emendamento per l’inclusione sociale sviluppato all’interno del disegno di legge delega per “le norme relative al contrasto della povertà, al riordino delle prestazioni e al sistema di interventi e dei servizi sociali” prende ispirazione dal progetto del ReD varato dal Consiglio Regionale della Puglia guidato da Michele Emiliano che ha definito il reddito di dignità “uno strumento politico di coesione sociale e di riconnessione alle istituzioni“.
Il testo che ora passa nelle mani del Senato è collegato alla legge di stabilità 2016 (in particolare per lo stanziamento economico definito nel comma 386 dell’articolo 1) e porterà allo sviluppo di quella che ,dopo la sfortunata esperienza della social card del 2012, dovrebbe essere un vero e proprio sistema organico di lotta alla povertà assoluta, situazione che coinvolge secondo l’ISTAT 4,6 milioni di italiani i quali si trovano tagliati fuori da ogni possibile integrazione sociale ed economica, restando di fatto un costo per tutta la comunità.Si può paragonare questo disegno di legge al “baratto amministrativo” previsto nell’articolo 24 dello Sblocca Italia, attraverso al quale cittadini morosi nei confronti dei comuni nel pagamento delle tasse, hanno avuto la possibilità di saldare il loro debito svolgendo le prestazioni lavorative richieste dal comune stesso. Infatti il concetto dietro il reddito di dignità è lo stesso, il cittadino in stato di bisogno che richiederà il reddito di dignità, potrà riceverlo solo in caso di un’attiva ricerca di una posizione lavorativa e alla partecipazione di corsi formativi. Il tutto si svilupperà su base annuale e non individuale, ovvero su base famigliare e proprio qui, possiamo iniziare a notare alcuni dei punti critici del disegno di legge.
Infatti rimanendo così legato alla composizione della famiglia, nonché all’indicatore della situazione economica equivalente (ISEE) rischia di creare disparità di trattamento tra i bisognosi, rischiando di tagliare fuori cittadini celibi o famiglie poco numerose, creando quella che avrebbe tutte le stimmate di una guerra tra poveri. D’altronde basta dare un’occhiata a quello che è forse, il sistema di sostegno alla povertà ed alla disoccupazione, ovvero il Jobseeker’s Allowance il quale nonostante le forti restrizioni del 2012 in seguito alla crisi economica che hanno portato a forti penalità, come ad esempio, nel caso di rifiuto di un lavoro che può portare alla sospensione del versamento del contributo per un periodo da 3 settimane a 3 anni, il JSA rimane uno strumento universale ed indeterminato nel tempo. Accompagnato dal contributo dello stato per il pagamento dell’affitto (Housing Benefit), così a differenza del sistema di welfare caritatevole abbracciato dal reddito di inclusione sociale, l’approccio anglosassone dà la possibilità al cittadino di essere recuperato non solo dal punto di vista economico e lavorativo, ma anche sociale ed individuale dandogli la possibilità di esprimere, sul lungo periodo le proprie potenzialità, diventando un valore aggiunto per la comunità.
Ora l’intero testo della legge delega passa al Senato, con uno stanziamento economico di 600 milioni per il 2016 e 1 miliardo per il successivo biennio che serviranno a coprire una platea di 12 milioni e 905 mila italiani in stato di povertà assoluta o relativa, mentre per distribuire il bonus degli 80 euro, dedicato ai lavoratori dipendenti con reddito tra gli 8 e i 26 mila euro nel 2014 furono stanziati 9,5 miliardi di euro per il 2015 e quest’anno ne sono stati erogati ben 6,1 per un totale di 15,6 miliardi di euro investiti, in due anni, per dare una somma irrisoria a chi di sicuro, non si trovava in uno stato tale da essere definito povero.È bene che il governo abbia preso atto del bisogno di un reddito che sia di sostegno alla povertà, cosa che in Italia fino ad ora non era mai passata ma, di sicuro si poteva fare di meglio, auspicando che la nascita del reddito di inclusione sociale non sia l’ennesima mossa di propaganda a carico dei più bisognosi, ci si può solo augurare che funzioni al meglio ed aiuti migliaia di famiglie a riprendersi per migliorare la loro qualità della vita ed il loro futuro.
FONTI:
Approvazione della Legge: http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2016-07-14/camera-arriva-reddito-inclusione-165540.shtml?uuid=AD9wIus&fromSearch
Dati ISTAT sulla povertà: http://www.istat.it/it/archivio/189188
Testo integrale ISTAT: http://www.istat.it/it/files/2016/07/La-povert%C3%A0-in-Italia_2015.pdf?title=La+povert%C3%A0+in+Italia+-+14%2Flug%2F2016+-+Testo+integrale+e+nota+metodologica.pdf
Emiliano sul ReD: http://www.ansa.it/sito/notizie/cronaca/2016/07/08/red-emiliano-e-strumento-di-coesione_b19c6d61-abab-4607-bf21-a246d2e5f28b.html
JSA: https://www.gov.uk/jobseekers-allowance/eligibility
JSA spiegato in Italiano: http://www.londranews.com/2013/08/il-sussidio-di-disoccupazione-o-jobseeker-allowance/
Testo del Disegno di Legge Delega per il contrasto alla povertà: http://www.governo.it/sites/governo.it/files/testo_15.pdf
Legge di stabilità 2016: http://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2015/12/30/15G00222/sg
Stanziamento Bonus 80 euro 2014: http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2014-10-16/legge-stabilita-il-bonus-80-euro-prevista-spesa-95-miliardi-090321.shtml
Dati Bonus 80 euro 2016: http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2016-06-02/bonus-80-euro-61-miliardi-erogati-321-milioni-restituiti-la-dichiarazione-redditi–134409.shtml
Mi riaffaccio all'università con qualche anno di ritardo, provando a scoprire cosa si cela dietro "Le Scienze della Comunicazione". Svettano tra le varie passioni quella per la musica, la tecnologia e la politica di cui mi ritrovo spesso a scrivere, come alternativa allo stare tutto il giorno a scalare montagne in bicicletta.
1 Novembre 2016
Mi riaffaccio all'università con qualche anno di ritardo, provando a scoprire cosa si cela dietro "Le Scienze della Comunicazione". Svettano tra le varie passioni quella per la musica, la tecnologia e la politica di cui mi ritrovo spesso a scrivere, come alternativa allo stare tutto il giorno a scalare montagne in bicicletta.
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