In seguito al drammatico evento di Nizza del 14 luglio, oltre alle naturali reazioni di cordoglio, si è manifestata per l’ennesima volta una minoranza di individui convinti che nulla di ciò che è stato raccontato sia vero, che il camion abbia in realtà investito dei manichini, e che tutto sia stato architettato dalla massoneria sionista (il famigerato NWO, massoni che avrebbero abbastanza potere da poter influenzare voti, modificare il clima, veicolare l’opinione pubblica, ma non abbastanza potere da censurare i blog che “evidenziano” la loro esistenza, e sottoporre i loro “peggiori nemici” a TSO).
Sì, c’è gente fermamente convinta che le persone uccise a Nizza fossero in realtà manichini, che non ci siano state vittime, che si tratti solo di un “film mal girato” (essi stessi definiscono questi fenomeni come “false flag”). Impensabile seguire e smontare ad una ad una tutte le “stranezze” che loro sostengono che ci siano nei filmati o nei racconti, poiché come successo durante tutti gli altri attentati, il complottista si rifà al teorema del “drago nel garage”: non importa quante prove tu cerchi di esporre contro la loro logica, la loro opinione non è alterabile; entrando nel garage e notando l’assenza del drago di cui parlano, loro sosterranno sia un drago invisibile; andando a tastoni per tutto il garage cercando di toccare questo drago, loro ribatteranno che è anche incorporeo. Anche ammettendo che voi abbiate la pazienza per andare avanti nella discussione per convincerli che si sbagliano, il massimo che otterrete sarà un “chi ti paga?”, questo perché il complottista è mediamente convinto che chiunque osservi con senso critico la sua logica, debba necessariamente essere un individuo pagato dalla massoneria per dargli contro.
Questo fenomeno si è verificato per la strage di Nizza, per quella di Orlando, per la strage del Bataclan, e via a risalire tutti gli attentati a partire dall’11 settembre. Il punto focale che rende insensata qualunque di queste teorie, è puramente logico: quanta gente dovrebbe essere coinvolta nel complotto, affinché questo riesca a reggere senza che nessuno dei testimoni oculari vada in giro a raccontare che il camion ha investito dei manichini? chiaramente, le migliaia persone che assistevano allo spettacolo sarebbero dovute essere coinvolte, tutte le forze di polizia intervenute (e i rispettivi superiori), tutti i medici e paramedici, gli ospedali, gli operatori di alberghi e bar che si affacciano sulla strada, per non parlare di chi ha perso figli, genitori, parenti o amici in uno qualunque di quegli eventi. si parla ogni volta di decine di migliaia di persone, la cui versione viene messa in dubbio da individui che passano le loro giornate a far sciacallaggio della loro sofferenza, per avere visite sul loro blog, piuttosto che sul loro canale youtube.
È semplicemente impensabile che con decine di migliaia di partecipanti, una simile operazione possa rimanere segreta, o notata solo da questi individui. Immaginatevi a partecipare ad un simile evento e domandatevi “quanto dovrebbero pagarmi per partecipare ad una simile farsa e non dire mai a nessuno, neanche amici o parenti, cosa è realmente successo?”. Neanche l’idea che i complici possano essere minacciati può reggere, percentualmente ci dovrebbe essere una quota di complici che sarebbero portati a rivelare comunque la verità, una volta realizzato a cosa hanno preso parte. Le teorie del complotto, matematicamente, non possono funzionare http://www.ilpost.it/2016/01/29/debunking-complottismo/
per dovere di cronaca, linko di seguito i siti di cui ho parlato nell’articolo, tenendo però a ricordare a tutti i lettori che ogni click effettuato contribuisce a finanziare simili comportamenti:
tanker enemy:
http://straker-61.blogspot.it/2016/07/attentato-di-nizza-un-altro-false-flag.html
aurora:
https://aurorasito.wordpress.com/2016/07/17/la-false-flag-di-nizza/
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