Eccoci qua, dopo una bella pausa ho deciso di riprendere questa serie di articoli sulla storia della musica. Dopo Blues e Jazz, adesso è arrivato il momento degli anni ’50 e per la precisione del Rock And Roll. Da cosa deriva il termine Rock and Roll? Come sempre ha tutto origine dalla musica nera. Il termine rocking veniva utilizzato nella scena gospel per indicare uno stato di estasi mistica, e successivamente è comparso nel titolo di una canzone di Roy Brown “Good Rocking Tonight”, anche se questa volta assume un significato più carnale. L’espressione completa Rock and Roll comparirà finalmente nel programma radiofonico di Alan Freed “The Moon Dog House Rock And Roll Party”. All’ interno del suo programma, Alan trasmetteva le ultime novità in fatto di musica nera, tutti dischi passati dall’ amico Leo Mintz, proprietario di un negozio a Cleveland. Il grande merito di Alan è stato quello di portare all’ attenzione dei ragazzi bianchi la musica nera, influenzando sicuramente la formazione musicale di tantissimi futuri artisti. Dopo questa breve introduzione, è il momento di passare in rassegna alcuni dei Più importanti artisti del periodo.
Elvis Presley
“Prima di Elvis il mondo era in bianco e nero. Poi è arrivato… ed ecco un grandioso technicolor. “(Keith Richards)
Partiamo subito a razzo con il Re. Non è stato il primo, ma sicuramente è stato il più importante di quel periodo (e non solo). Elvis Aaron Presley nasce a Tupelo (Missisipi) l’ 8 gennaio del 1935, e vi rimarrà fino al 1948, anno in cui la sua famiglia decide, a causa della precaria situazione economica in cui versava, di trasferirsi a Memphis, nella speranza di migliorare le cose. Il grande legame con la madre Gladys sarà la causa che lo porterà poi alla ribalta. Infatti presso gli studi della Sun Records, dietro il pagamento di una piccola somma, è possibile registrare un proprio disco da portare a casa. Per il compleanno di sua madre quindi Elvis decide di registrare “My Happiness” , una delle canzoni preferite di Gladys. Fortuna vuole che Il presidente della Sun Records, Sam Philipps, ascoltasse per caso la registrazione del giovane Elvis, e colpito dal suo talento, decide di affiancargli due musicisti, il chitarrista Scotty Moore, e il contrabbassista Bill Black. Il primo brano uscito fuori dalla collaborazione di Elvis con i due musicisti è “That’s All Right Mama”. Da lì, la carriera di Elvis decolla, passando rapidamente dalle fiere di paese ai programmi televisivi in diretta nazionale. Il successo che Elvis raggiunse era tale che molte sue performance furono interrotte dalle orde di ragazzine che lo assalivano per poter avere un pezzo dei suoi vestiti. Il 22 novembre 1955 Elvis lascia la Sun Records, troppo piccola per gestire un fenomeno del genere, per accasarsi alla RCA. Nello stesso periodo Elvis incontrerà il colonnello Parker, che in seguito diventerà il suo agente. La fama di Elvis ea tale, che il ragazzo fu ingaggiato anche per ecitare in diversi film, mai osannati dalla critica dell’epoca, ma che riscontrarono comunque un ottimo successo. Gli anni ’50 per Elvis finiscono con la chiamata dell’ esercito degli Stati Uniti nel 1957, partenza rimandata di un anno per permettergli di finire le riprese del film “King Creole” e di registrare materiale per tenere viva la sua popolarità fino al suo ritorno. Elvis è uno di quegli artisti che meriterebbero un articolo a parte, è stato una fonte di ispirazione per tanti musicisti, ed una vera e propria icona.
Little Richard
Richard Wayne Pennyman, in arte Little Richard, nasce a Macon il 5 dicembre del 1932. La carriera di registrazione di Richard inizia nel 1951 con la RCA camden. Non ottenne il successo sperato, e nel 1954 passa alla Peacock Records, ma anche qui i risultati positivi tardano ad arrivare. Amareggiato dalla brutta piega presa dalla sua carriera, decide di fondare il gruppo degli “Upsetters”. Finalmente il successo arriva. Richard invia nel 1955 una demo alla Specialty Records, e durante una pausa dalle registrazioni comincia a cantare “Tutti Frutti”, canzone che diventerà il suo cavallo di battaglia e che acquista un enorme successo, grazie anche a una versione della stessa cantata dal Re in persona, Elvis Presley. Nel 1957, Little Richard decide improvvisamente di lasciare il mondo della musica per diventare predicatore, salvo poi tornare sui suoi passi diversi anni dopo.
Chuck Berry
Charles Edward Anderson Berry, nasce a Saint Louis il 18 ottobre 1926. Dopo un’adolescenza movimentata, durante la quale sconterà anche tre anni di riformatorio per furto d’auto, Chuck iniziò a suonare insieme al pianista Johnnie Johnson, dal 1953 fino al 1955. Nel maggio del 1955, Berry fu mandato a Chicago da Muddy Waters, per incontrare il presidente della Chess Records, Leonard Chess. Oltre ad alcuni brani Blues, Chuck portò anche un brano di Bob Wills, “Ida Red” che registrò quasi per scherzo. Sorprendentemente fu proprio questo pezzo a convincere Chess delle potenzialità di Chuck Berry. Il 21 maggio 1955 Chuck Berry registrò un adattamento di “Ida Red” che fu chiamato “Maybellene”. la canzone vendette quasi un milione di copie, portando Chuck alla ribalta. Il successo del chitarrista di Saint Louis si confermò nel 1956 con la pubblicazione di “Roll Over Beethoven”, altro suo grande successo. Come per gli artisti sopracitati, anche gli anni ’50 di Chuck Berry finirono con un temporaneo allontanamento dell’ artista dalle scene. Per Elvis fu l’esercito, per Little Richard fu la vocazione, Per Chuck Berry fu la prigione. Il chitarrista fu infatti arrestato con l’accusa di aver avuto rapporti sessuali con uanragazzina 14enne che lavorava in un suo locale.
Jerry Lee Lewis
Dopo un grande chitarrista, è il momento di parlare di un grande pianista. Jerry Lee Lewis nasce a Ferryday il 29 settembre 1935 da una famiglia molto povera, e inizia a suonare il pianoforte da ragazzo insieme ai cugini Mickey Gilley e Jimmy Lee Swaggart. Per il suo stile selvaggio adottato durante le sue esibizioni dal vivo fu soprannominato Killer. Leggenda vuole che durante un evento al quale partecipavano diversi artisti, Jerry, infuriato di non essere l’ultimo (e quindi più importante) a salire sul palco, decise di incendiare il suo pianoforte alla fine della sua esibizione per far capire a chi dovesse esibirsi dopo di lui, chi era il più importante. Dopo aver pubblicato un disco nel 1954, Jerry diventa session man della Sun Records, partecipando anche alla famosa jam session “Milion Dollar Quartet” insieme a Elvis, Carl Perkins e Johnny Cash. Il vero successo per Jerry arrivò nel 1957 con la pubblicazione di “Whole Lotta Shakin Goin’ On”.
Ed eccoci qua, siamo arrivati alla fine del terzo capitolo di questo viaggio nel mondo della musica. Il prossimo articolo parlerà degli anni 60, un periodo denso di avvenimenti importanti che hanno rivoluzionato il modo di fare musica. Prima di chiudere definitivamente vi lascio una breve carrellata di artisti che non ho incluso in questo breve articolo!
Videogiocatore di vecchia data, collezionista di vinili e accumulatore compulsivo di inutili cianfrusaglie.
22 Maggio 2017
19 Marzo 2017
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Videogiocatore di vecchia data, collezionista di vinili e accumulatore compulsivo di inutili cianfrusaglie.
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