La musica….niente riesce ad essere come la musica, niente è in grado di influenzare la nostra vita come una manciata di note messe al punto giusto. La musica è in grado di tranquillizzarci e farci sentire meglio quando abbiamo passato un brutto momento, è in grado di farci viaggiare con la mente quando vogliamo estraniarci dal mondo, è in grado di rendere i momenti speciali ancora più memorabili… Insomma, una vita vissuta senza musica, è una vita vissuta a mezzo(pensieri profondissimi). Questo sarà il primo di una serie di articoli nei quali voglio parlare dei principali generi musicali e degli artisti più influenti, cercando di condensare in uno spazio piuttosto limitato tutto quello che si può dire su questo meraviglioso mondo.Questo primo articolo tratterà della musica blues, il cui nome prende spunto dall’espressione anglosassone “To have the blue devils”, frase che viene utilizzata per indicare uno stato di tristezza e abbattimento.Essendo un genere musicale di origine popolare, è molto difficile, se non impossibile, determinare una vera e propria “data di nascita” del Blues. Le prime tracce documentate risalgono ai primi anni del 1900, ma sicuramente è stata fondamentale l’abolizione della schiavitù nel 1865, che ha permesso ad innumerevoli musicisti afroamericani di girare liberamente per gli Stati Uniti, contribuendo a far arrivare questa musica alle masse. A riprova del fatto che il Blues trae le proprie origini dagli schiavi afroamericani, si possono trovare molti punti in comune con la musica africana, specialmente nell’utilizzo di melismi e la pesante intonazione nasale. Queste caratteristiche si sarebbero poi fuse con la tradizione armonica e strumentale europea, dando origine alla musica blues. Il Blues è un genere musicale dalla struttura relativamente semplice, con uno schema musicale che fa uso principalmente della scala pentatonica minore ( in Do: Do, Mib, Fa, Sol, Sib, Do) e della scala blues ( in Do: Do, Mib, Fa, Solb, Sol, Sib, Do) e ha una struttura metrica di 12 battute, sebbene esistano anche blues di 16 o addirittura 24 battute.
ARTISTI PRINCIPALI
Dopo aver fatto una doverosa introduzione sulle incerte origini e sulle caratteristiche di questo genere, è giusto passare a parlare di alcuni dei principali artisti che nel corso degli anni hanno contribuito a rendere grande questo genere.
ROBERT JOHNSON
Quando si parla di blues, è impossibile non parlare di Robert Johnson, massimo esponente di questo genere. sebbene la sua importanza storica, le notizie riguardanti la sua vita sono poche e ancora meno quelle attendibili, contribuendo a far scendere un alone di leggenda sulla sua figura. Robert nasce l’8 maggio 1911 ad Hazlehurst, nel mississipi. Inizia giovanissimo, grazie al fratello, a d avvicinarsi alla musica, imparando prima a suonare l’armonica e poi la chitarra. La morte della prima moglie a soli 16 anni sconvolge il giovane Robert, che inizia a vagare per la città del mississipi. Nel 1931 si sposa nuovamente, ma anche questo matrimonio finirà a causa della passione per la musica di Johnson, che lo porta a viaggiare in continuazione. Quando si parla di Robert Johnson, si finisce inesorabilmente a parlare di occulto. Narra la leggenda, che il bluesman avesse venduto l’anima al diavolo per poter suonare la chitarra come nessun altro al mondo. Ad alimentare queste voci, oltre allo stesso Johnson, vi sono anche le testimonianze dei musicisti che lo hanno conosciuto, tutte concordi nel dire che prima della morte della moglie Robert fosse molto goffo nel suonare la chitarra. Alla morte della consorte, Il bluesman sparisce dalla circolazione per un anno, tornando dotato di una tecnica strabiliante. Un altro indizio di questo patto è dato dal carattere piuttosto sinistro di alcune sue canzoni ed esibizioni dal vivo (per lo più improvvisate), in cui si parla di demoni e spiriti e anche più esplicitamente di patti con il Diavolo. Robert johnson muore a 27 anni il 16 agosto 1938 probabilmente a causa di un avvelenamento, ma su questa vicenda aleggiano molti misteri, dato che l’ufficio di stato civile di Jackson, Mississipi non riporta alcuna causa del decesso, riportando che nessu medico gli abbia prestato alcuna cura. Ad alimentare ulteriormente la leggenda del grande bluesman, è il fatto che non si sappia di preciso dove sia stato seppellito, visto che esistono ben tre siti diversi con una lapide intitolata a lui. Durante la sua breve carriera, ha inciso 29 tracce, 13 delle quali registrate nuovamente come alternate takes, registrate tra Dallas e San Antonio.
LES PAUL
Lester William Polfuss ( Waukesha, 9 giugno 1915- New York City, 12 agosto 2009) è stato uno dei più influenti musicisti del 900, non solo per le sue doti musicali, ma anche per le sue invenzioni, come la famosa chitarra che porta il suo nome, prima chitarra solid body della storia, e l’invenzione della registrazione multitraccia, vera e propria rivoluzione in campo musicale. Prima di suonare la chitarra, Les Paul imparò a suonare anche l’armonica e il banjo. Sposato con Mary Ford, compagna di vita e di lavoro, che presterà la sua voce per le registrazioni di Les Paul. Il Grande chitarrista è morto il 12 agosto 2009 all’ età di 94 anni, dopo aver passato la sua vita ad aver ispirato generazioni intere di musicisti. Ancora oggi la chitarra che porta il suo nome è utilizzata da alcuni dei chitarristi più talentuosi del panorama musicale, come Slash, Jimmy Page, joe Perry, Zakk Wylde e Carlos Santana.
BUDDY JOHNSON
Dopo due grandi chitarristi, ora è il momento di un eccelso pianista come Woodrow Wilson “Buddy” Johnson (Darlington, 10 gennaio 1915- New York, 9 febbraio 1977). La carriera di Buddy decolla nel 1939, quando inizia ad incidere per la Decca Records. Pochi anni dopo la sorella Ella lo raggiungerà a New York per unirsi alla sua band come cantante, e il primo pezzo che incisero insieme fu “please mr johnson”. La carriera di Buddy prosegue fino al 1977, anno in cui muore a causa di un tumore, mentre la sorella, che si era ritirata dalle scene per assistere il fratello malato, morì nel 2004.
BB KING
Riley B. King (Itta Bena, 16 settembre 1925) è uno dei più grandi esponenti viventi della musica blues, con 70 album all’attivo e 14 grammy vinti. Con la sua fida chitarra “Lucille”, è salito sul trono del blues già negli anni 50 senza mai scendervi, rimanendo sempre un punto di riferimento per tutto il genere. Lo stile di B.B. King è molto particolare, visto che non prevede parti di accompagnamento, ma solo assoli alternati a parti cantate. È inoltre considerato l’inventore dell tecnica del “vibrato” per cui il dito compie piccoli movimenti “incrociando” la corda anziché seguirne la lunghezza; tale tecnica è definita “hummingbird” (colibrì), appunto dal movimento eseguito dalla mano sulla tastiera.
JOOLS HOLLAND
Spostiamoci più avanti negli anni, e parliamo di un altro grande pianista come Jools Holland, nato a Londra il 24 gennaio del 1958, e tuttora in attività. Artista poliedrico, inizia la sua carriera nel 1974 come tastierista del gruppo pop Squeeze, intraprendendo poi la carriera solista solo 4 anni più tardi. Si cimenta anche nel jazz e nel boogie woogie, e si ritrova a collaborare con artisti del calibro di mark knopfler, eric clapton e tom jones. Dal 1992 presenta sulla BBC2 il programma “Later…with Jools Holland”.
JOE BONAMASSA
Terminiamo questo viaggio nella musica Blues parlando di Joe Bonamassa ( Utica, 8 maggio 1977), chitarrista di origini italiane che a soli 12 anni ha partecipato a un tour con B.B. King. Nel 2000 fonda il gruppo rock Black Country Communion, insieme a Jason Bonham (figlio di John, ex batterista dei Led Zeppelin), Derek Sherinian (ex Dream Theater) e Glenn Hughes (Deep Purple e Black Sabbath), incidendo 3 dischi in studio e un live. La musica di Bonamassa è caratterizzata da una notevole pulizia del suono e di uno stile quasi privo di virtuosismi, molto semplice ma molto apprezzato nel panorama contemporaneo musicale.
Si chiude qui questo primo articolo sulla storia della musica, il prossimo Riguarderà la musica jazz e alcuni dei suoi più influenti esponenti, come duke ellington, cab calloway e miles davis.
Prima di chiudere veramente, è doveroso menzionare altri grandi artisti della scena Blues che sono rimasti fuori da questo breve elenco
Videogiocatore di vecchia data, collezionista di vinili e accumulatore compulsivo di inutili cianfrusaglie.
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