Salve bookfags,
Nel mio primo articolo per IMDI parlai, anche se riguardante un solo autore, di film tratti da libri che hanno rispecchiato le aspettative dei fan e di quanti invece ( molti), hanno decisamente deluso.
In questo articolo, invece, vorrei analizzare alcune serie tv tratte da libri e analizzare quale ha entusiasmato entrambe le parti, cioè sia il lettore che lo spettatore. Per questo oltre alle mie esperienze personali mi sono fatto un giro per l’Internetz chiedendo ad amici e colleghi opinioni.
Partiamo analizzando una delle serie tv di maggior successo del 2013
Game of thrones
Inutile dire che il romanzo è qualcosa di epico, che secondo me non è classificabile come fantasy, anche per l’assenza di incantesimi, orchi, troll. Anche il numero di personaggi è molto vario e numeroso, e anche se a volte la trama può sembrare confusionaria, in realtà la componente reale ed umana non viene mai a mancare, il numero di intrecci e intrighi è così ben strutturato da farne una delle migliori saghe, anche se incompleta, in assoluto.
Ma ora esaminiamo invece la sua realizzazione in serie tv: In generale la serie è ben fatta, come dicono anche i risultati d’audience (anche se ovviamente non sono tutti soddisfatti).
I fan consigliano comunque la visione della serie, ma affermano di preferire il libro. Infatti nella serie non ci sono molti retroscena presenti invece nel libro, inoltre anche se il filone della storia rimane invariato, nella serie vengono a mancare personaggi o particolari che si perdono per strada ma che sono comunque ritenuti fondamentali dai fan.
Alcuni ritengono le numerose scene di sesso a volte inutili ( gayyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyy).
Quindi, anche se è sempre consigliata la lettura del libro per numerosi aspetti, la serie tv in linea di massima non ha deluso, soddifando i fan della saga.
Non prendo in considerazione le opinioni di coloro che sono delusi dalla serie ( ma xkè e morto quello, ma xkè, ma però) senza aver conosciuto prima il libro.
Dexter
Serie tv estrapolata dalla penna di Jeff Lindsay, anch’essa ha raccolto un buon numero di fan.
La prima serie tv è praticamente uguale al primo libro. Prima di procedere però vorrei sottolineare che, a differenza della serie e dei libri di Martin, quelli che fondano la serie Dexter non sono certo dei capolavori: trama molto lenta e a volte ridicola, che hanno avuto solo la fortuna di contenere proprio lui, Dexter, che assicura una buona riuscita dei libri anche quando quest’ultimi, procedendo con i numeri, si fanno sempre più difficili da comprendere e spaziano anche in tematiche al di fuori di quelle trattate agli inizi.
Va dato merito a Lindsay di essere riuscito a far risultare simpatico un personaggio che, non dimentichiamo, è un serial killer.
Per quanto riguarda la serie tv invece molti fan, che hanno amato le prime stagioni, hanno invece cominciato a criticare duramente i cambiamenti imposti al personaggio con l’unico scopo di portare avanti la serie ( cosa che come vedremo più avanti, è successa anche ad un’altra serie). La critica cade soprattutto sulla mutazione, in peggio, del personaggio Dexter che nelle stagioni finali, assume connotati che lo rendono irriconoscibile a quello che era nelle prime stagioni: prova sentimenti, perde l’ironia, sbaglia, si scopa le eventuali vittime.
Under the dome
Da amante e fedele fan del RE, non potevo non citare l’omonima serie tv tratta dal romanzo di King.
Premetto che ero partito scettico, soprattutto perchè credo ci fossero altri libri del re del brivido più consoni per la realizzazione di una serie tv ( Il talismano, la serie della Torre Nera, L’ombra dello scorpione…). Soprattutto perchè non riuscivo ad immaginare più di una serie dedicata ad Under the dome ( a differenza degli altri libri citati) ed è qui che ho cominciato a sospettare.
La serie già dalla prima puntata parte con delle modifiche nette ( vedi schianto dell’aereo) e prosegue così fino alla fine, stravolgendo tutti gli avvenimenti presenti nel libro con l’unico obiettivo di allungare quanto più possibile il brodo ( e qui purtroppo è da incolpare lo stesso King).
Anche la scelta degli attori non è perfettamente riuscita, ovviamente però King si giustifica dicendo che il libro è il libro, mentre il telefim è solo una rivistazione della storia: “Mi sento di dire lo stesso di Under the dome: se avete amato il libro, è ancora lì per voi. Ma questo non significa che la serie tv sia cattiva, perchè non lo è. Anzi, è fatta molto bene. E se guardate attentamente, noterete che molti dei miei personaggi sono ancora lì, sebbene alcuni siano stati fusi con altri o hanno cambiato lavoro. E’ lo stesso anche per la rissa al supermercato, il motivo della riserva di propano e le preoccupazioni sulle risorse in esaurimento”. Che dire, a mio avviso un fallimento, giudizio che secondo me sarà condiviso da tutti i seguaci del RE.
Alla prossima.
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