Salve bookfags,
Oggi ruberò un attimo del vostro tempo per parlarvi de ‘Le invenzioni della notte‘ di Glavinic
Questo è un libro strano gente.
C’è gente che lo considera un capolavoro,e, chi come me, neanche tanto e vi spiego anche il perchè.
E’ una questione di interpretazione e anche di approccio iniziale al racconto.
Al momento dell’acquisto di codesto libro mi lasciai attrarre dalla descrizione del romanzo, cosa che non voglio dire mi ha tratto in inganno ma quasi. Io ovviamente mi aspettavo di avventurarmi in una lettura spensierata, avvincente di un uomo rimasto solo sulla faccia della terra, quindi suspance, colpi di scena ecc.
Per capirci meglio affronterò questa recensione suddividendola in due parti, nella prima troverete la descrizione del testo secondo il mio iniziale approccio e perchè mi ha deluso, nella seconda parte provo a darne un giudizio se avessi letto il libro seconda l’interpretazione reale.
Parto però descrivendo in breve di cosa parla il libro, siamo in Austria e Jonas si sveglia un bel mattino e scopre di essere l’ultimo uomo rimasto a Vienna, da qui…
1) PUNTO DI VISTA 1 o iniziale
Allora come ho detto acquistando il libro mi sarei aspettato una storia piena di suspance, mistero neanche zombi o creature mostruose ma AZIONE, quindi mi sono immerso subito nella lettura. Trascurando la noia di leggere i nomi delle vie epiazze viennesi, il libro parte abbastanza bene, solito risveglio normale, constatazione che qualcosa non quadra, realizzazione dell’esistenza di un problema: standard.
Procedendo con la lettura aspetto sempre il colpo di scena, quell’ episodio che mi fa venire voglia di divorare le pagine come un big-mac o un kebab dopo una notte di baldorie.
Invece, niente.
Dopo un numero abbastanza lungo di pagine ecco il primo colpo di scena, finisce il capitolo o il paragrafo e ricomincia col personaggio che mangia tranquillamente uova e bacon trascurando totalmente quello che è successo nel paragrafo precedente ;mi sono detto ‘Probabilmente vuol tenere alta la tensione‘, invece no, tutto il racconto è costruito in questa maniera, in una sola parola IRRITANTE.
Non succede quasi mai niente di spettacolare e, nelle rare volte in cui si presenta un episodio degno di nota, viene lasciato in sospeso oppure ripreso decine di pagine più avanti. Unico spunto interessante sono le riprese notturne effettuate da Jonas, ma anche queste alla fine annoiano. Il racconto procede troppo lentamente, una lentezza soffocante.
Sono arrivato a fatica alla fine del libro, e ovviamente deluso ero all’inizio e deluso sono arrivato alla fine.
2) PUNTO DI VISTA 2
Allora, analizzando il libro alla fine, provando a cercare un altro significato al racconto, posso dar ragione a chi considera questo libro sicuramente non un piccolo capolavoro bensì un buon libro.
Allora, se si cerca di leggere il libro con un’altro spirito, meno avventuriero ma cercando di analizzare la psiche del personaggio e quello che si viene a creare vedremo presentarsi il lento crollo psicologico di un uomo svegliatosi solo e presubilmente costretto a vivere in questa condizione per molto tempo.
Emergono sensazioni (che poi dovrebbero essere normali in una situazione del genere) come la noia e la frustrazione, la paranoia, la ricerca di se stessi e l’incertezza riguardo le proprie condizioni mentali., la paura di non essere totalmente soli, il riemergere di ricordi, l’impossibilità di non raccontare a nessuno un banale mal di denti. I sogni cominciano a mescolarsi alla realtà facendo oscillare la mente di Jonas.
Può essere anche trattato come una metafora della solitudine attuale, dell’ invisibilità dell’individuo nella città moderna.
Le emozioni, le sensazioni e le fobie del protagonista sono ben descritte da Glavinic come anche le ambientazioni, ma da qui a considerarlo come uno dei migliori scrittori emergenti ( è giovanissimo) ce ne passa.
Concludendo personalmente sconsiglio la lettura di questo romanzo, in particolare
è sconsigliato a chi cerca adrenalina, azione, ritmo frenetico. Lo consiglio invece a chi vuole descrizioni suggestive, introspezione, spunti di riflessione e soprattutto voglia di avventurarsi in una lettura a volte davvero pesante.
Probabilmente le ultime pagine del libro sono davvero interessanti, ma fidatevi, arrivarci è un’ impresa.
TommyWarsaw
Necessary cookies are absolutely essential for the website to function properly. This category only includes cookies that ensures basic functionalities and security features of the website. These cookies do not store any personal information.
Any cookies that may not be particularly necessary for the website to function and is used specifically to collect user personal data via analytics, ads, other embedded contents are termed as non-necessary cookies. It is mandatory to procure user consent prior to running these cookies on your website.