“Torino, 4 dicembre 2018, ore 18.30. Due anni dalla vittoria del NO con poco meno del 51%.”
Comincia così Il Fronte del No di Giovanni Lopriore. Uscito in edizione digitale pochi giorni fa e scaricabile gratuitamente, questo breve libro è una piccola, deliziosa opera di satira, con alcuni tratti molto innovativi.
“Satira” è una delle parole più abusate degli ultimi anni: bistrattata dai vari Charlie Hebdo quanto da comici di dubbia imparzialità, in Italia è diventata l’ombra di se stessa. Beppe Grillo partendo dalla satira politica ha riempito i suoi monologhi di odio e di insulti. Crozza, per citare un altro dei comici più conosciuti, ha invece trasformato i politici in macchiette innocue e divertenti, esorcizzandoli senza mai essere veramente graffiante. Come si esce da questo impasse? “Volevo spettacolarizzare la politica, in modo contrario a quello che si fa adesso, cioè volgarizzarla fino allo stremo”, racconta l’autore de Il Fronte del No.
Chi segue la politica è abituato a certi rituali: l’insulto dei Cinque Stelle al governo, la dura replica di qualche renziano, il borbottio seccato della minoranza dem, e tante altre dichiarazioni che fanno notizia ma sono sempre uguali. Così diventa naturale, quasi necessario, chiedersi cose come: ma in tutto questo, che cosa pensa Matteo Renzi – non Matteo Renzi il premier, ma Matteo Renzi l’essere umano, che si alza al mattino pronto ad essere insultato, che si guarda allo specchio e pensa: “Pensate che sia facile essere il presidente del Consiglio?”.
Naturalmente, spoiler alert: da qui in poi, verranno raccontate alcune parti della trama. Il libro dedica una parte ad ogni componente dello spettro politico. Quella sulla sinistra è un’esilarante parodia del conflitto in seno al Partito Democratico: un Renzi macho, eroico e tormentato parte per liberare Giachetti, innocente preda di un rapimento da parte della malvagia minoranza dem. I tratti distintivi dei politici protagonisti, così noti ad un appassionato di politica, vengono esasperati: la minoranza dem pretenziosa e inconcludente, D’Alema arrogante e malvagio, la Boschi pasionaria e genuinamente preoccupata per l’avventatezza di Renzi. Si aggiungono note sempre più esagerate e surreali quando Bertinotti, convertito dal comunismo a Comunione e Liberazione, guida un elicottero Apache contro il castello dei dem, solo per venire abbattuto da un Angelino Alfano con il suo RPG personalizzato.
Ma è la parte dedicata ai Cinque Stelle quella meglio riuscita. Il loro furor di popolo viene immaginato al potere in un’Italia esplicitamente orwelliana, che compare anche nella splendida copertina. Di certo è preoccupante vedere come la retorica dei Cinque Stelle si adatta perfettamente al clima distopico di 1984. Esclama Grillo:
“Gli italiani vedono ME e soltanto ME come il salvatore. Colui che risolverà tutti i problemi, che li traghetterà verso una nuova era di splendore, il paladino dell’onestà. Non si muove nulla in questo partito senza che io lo approvi, nulla! L’unica democrazia diretta è quella DIRETTA DA ME, IL CAPO SUPREMO!”
Del resto, dietro alla forma così peculiare che ha preso questo libro c’è una precisa presa di posizione nel dibattito sulla satira e sull’informazione. Spettacolarizzare la politica è il modo perfetto per descrivere lo stile de Il Fronte del No. Ma da dove nasce questa necessità? Di nuovo l’autore: “Secondo me la satira ormai si è impoverita parecchio, come si è impoverito il linguaggio politico ed il rispetto per le istituzioni. Volevo spettacolarizzarla nel tentativo di valorizzarla”.
Il Fronte del No é scaricabile gratuitamente su Amazon, iTunes e Google Play. Illustrazione a cura di Fabio Morra.
Studente di Matematica per l'Ingegneria, appassionato di libri. Ha trascorso un anno in Alaska.
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